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Laura Acton

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Laura Acton Minghetti

Laura Acton (Napoli, 2 marzo 1829Mezzaratta, 12 novembre 1915) è stata una nobile italiana, moglie del presidente del Consiglio dei Ministri Marco Minghetti, diede vita a uno dei più importanti salotti politici dell'epoca.

Laura Acton fu erede di due dinastie da cui uscirono numerosi politici e diplomatici. Per via paterna discendente dal ramo napoletano della famiglia inglese degli Acton: il prozio John aveva riformato la Marina napoletana nel 1779; il padre Carlo Acton (Herresbach 1783-Napoli 1863) fu brigadiere generale della marina borbonica; i suoi tre fratelli Ferdinando, Guglielmo ed Emmerik furono importanti ufficiali di marina e uomini politici italiani. La madre Zoe era francese e discendeva dalla nobile casata dei conti d'Albon.

Giovanissima, nel 1847 sposò a Napoli in prime nozze il principe Domenico Beccadelli di Bologna,[1], figlio primogenito di Giuseppe, IX Principe di Camporeale (1804-1889)[2], seguendolo nella sua attività di diplomatico a Parigi e a Londra. Da questo matrimonio nacquero due figli:

Dopo la morte del primo marito (Parigi, 23 gennaio 1863), il 4 settembre 1864 Laura Acton sposò in seconde nozze a Torino Marco Minghetti, due volte primo ministro e politico tra i più rappresentativi della Destra storica. Il salotto di Laura Acton, a Torino e quindi a Firenze (tra il 1865 il 1870) e a Roma, era frequentato da molti fra i più importanti personaggi del Risorgimento[4][5]. Dotata di grande cultura e di spirito, elegante, fu intima amica dell'imperatrice Eugenia, moglie di Napoleone III, e della principessa Matilde Bonaparte. Ebbe fra i suoi ammiratori Otto von Bismarck, Gyula Andrássy il Vecchio, William Ewart Gladstone, monsignor Duchesne e Richard Wagner, di cui difese il Tannhäuser al Teatro comunale di Bologna[6].

Anche dopo la morte del marito nel 1886, Laura Acton continuò a ricevere nel suo salotto, che col tempo acquisì un carattere sempre più eclettico, tra il politico e il culturale, rimanendo un punto di ritrovo importante nella vita di Roma capitale fino agli inizi del Novecento.[7][8][9]

Alla sua morte sarà sepolta nella tomba della famiglia del marito, nel Chiostro V o Maggiore della Certosa di Bologna.[8]

  1. ^ Raffaele de Cesare, La fine di un Regno, Vol. I, Città di Castello: S. Lapi, 1900, p. 279
  2. ^ Almanach de Gotha: annuaire genealogique, diplomatique et statistique 1917, Gotha: Justus Perthes, A. 154, p. 300, 1917 (Google libri)
  3. ^ Stefano Indrio, CAMPOREALE, Pietro Paolo Beccadelli e Acton principe di, in Dizionario biografico degli italiani, vol. 17, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1974.
  4. ^ Raffaella Gherardi, MINGHETTI, Marco, in Dizionario biografico degli italiani, vol. 74, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 2010.
  5. ^ Paola Ghione e Valentina Sagaria Rossi (a cura di), Acton Minghetti Laura, principessa, in L'archivio Leone Caetani all'Accademia nazionale dei Lincei, Roma, L'Erma di Bretschneider, 2004, p. 43, ISBN 88-8265-292-0.
  6. ^ Giulia Gorgone e Cristina Cannelli (a cura di), Donna Laura Acton Minghetti, in Il costume e di rigore, 8 febbraio 1875: un ballo a palazzo Caetani: fotografie romane di un appuntamento mondano, Roma, L'Erma di Bretschneider, 2002, pp. 248-51, ISBN 88-8265-196-7.
  7. ^ Maria Teresa Mori 2003, pp. 3-4.
  8. ^ a b 10 dicembre 1886. Muore Marco Minghetti, su Bologna Online, Biblioteca Salaborsa, 14 settembre 2020, ultimo aggiornamento il 7 giugno 2023. URL consultato l'11 gennaio 2024.
  9. ^ Carlo De Angelis 2016, p. 13.
  • Maria Teresa Mori, Laura Acton Minghetti, in Eugenia Roccella e Lucetta Scaraffia (a cura di), Italiane. Dall'Unità d'italia alla prima guerra mondiale, Roma, Dipartimento per le pari opportunità, 2003.
  • Carlo De Angelis, Minghetti a Mezzaratta (PDF), in La Torre del magione, 1, anno XXXVII, gennaio -aprile 2016, pp. 11-13.

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