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Iris (Goo Goo Dolls)

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Iris
singolo discografico
Screenshot tratto dal video del brano
ArtistaGoo Goo Dolls
Pubblicazione7 aprile 1998
Durata4:49
Album di provenienzaCity of Angels: Music from the Motion Picture
Dizzy Up the Girl
GenereRock alternativo
Soft rock
Pop rock
EtichettaWarner Bros.
ProduttoreRob Cavallo, Goo Goo Dolls
Registrazione1997
FormatiCD
Altri formatidownload digitale, streaming
Certificazioni originali
Dischi d'oroBelgio (bandiera) Belgio[1]
(vendite: 25 000+)
Dischi di platinoAustralia (bandiera) Australia (2)[2]
(vendite: 140 000+)
Danimarca (bandiera) Danimarca[3]
(vendite: 90 000+)
Nuova Zelanda (bandiera) Nuova Zelanda (6)[4]
(vendite: 180 000+)
Portogallo (bandiera) Portogallo (4)[5]
(vendite: 40 000+)
Regno Unito (bandiera) Regno Unito (6)[6]
(vendite: 3 600 000+)
Spagna (bandiera) Spagna[7]
(vendite: 60 000+)
Stati Uniti (bandiera) Stati Uniti (8)[8]
(vendite: 8 000 000+)
Certificazioni FIMI (dal 2009)
Dischi di platinoItalia (bandiera) Italia (2)[9]
(vendite: 200 000+)
Goo Goo Dolls - cronologia
Singolo precedente
(1996)
Singolo successivo
(1998)

Iris è un singolo del gruppo musicale statunitense Goo Goo Dolls, pubblicato il 7 aprile 1998 come terzo estratto dalla colonna sonora del film City of Angels - La città degli angeli e come primo estratto dal sesto album in studio Dizzy Up the Girl.

Si tratta del brano di maggior successo dei Goo Goo Dolls, contribuendo a lanciare la loro popolarità nel mondo. Ha raggiunto la vetta della Hot 100 Airplay, la classifica dei brani maggiormente passati in radio negli Stati Uniti, mantenendola per un totale di 18 settimane (un record ineguagliato).[10] È inoltre uno dei pezzi più celebri in cui figura il mandolino, qui suonato dal turnista Tim Pierce.[11]

È stata candidata ai Grammy Awards del 1999 in qualità di Canzone dell'anno, Registrazione dell'anno e Miglior interpretazione vocale di un gruppo, senza tuttavia trionfare in nessuna di queste categorie.

I Goo Goo Dolls hanno suonato il brano al Madison Square Garden il 20 ottobre 2001, durante lo speciale Concerto per New York City in favore delle vittime degli attentati dell'11 settembre.[11]

VH1 l'ha classificata alla posizione numero 54 nella lista delle "100 migliori canzoni degli ultimi 25 anni" (nel 2003)[12] e alla numero 66 in quella delle "100 più grandi canzoni d'amore".[13]

Pensata appositamente per City of Angels - La città degli angeli, la canzone è stata scritta sotto il punto di vista del personaggio interpretato da Nicolas Cage.[11] Nel film, quest'ultimo è un angelo mandato sulla Terra per assistere gli esseri umani nel momento del loro passaggio dalla vita terrena all'aldilà, ma quando finisce per innamorarsi di una donna (interpretata da Meg Ryan) si trova costretto a dover scegliere tra l'amore e la vita eterna. Il cantante John Rzeznik, autore del brano, ha così spiegato in un'intervista del 2013:[11]

«Stavo pensando alla situazione del personaggio di Nicolas Cage nel film. Questo ragazzo è totalmente disposto a rinunciare alla sua immortalità, solo per essere in grado di sentire qualcosa di veramente umano. E penso, "Wow! Come deve essere incredibile amare qualcuno al tal punto da rinunciare a qualsiasi cosa pur di poterci stare assieme." Questo è un pensiero piuttosto forte.»

Il titolo della canzone è stato ispirato dal nome della cantante country Iris DeMent, notato da Rzeznik mentre stava leggendo una rivista.[11] Il nome può inoltre essere interpretato come un possibile riferimento alla figura mitologica di Iris, messaggera degli dei e personificazione dell'arcobaleno.[11]

Al momento della sua uscita, Iris era il secondo di una serie di successi estratti dalla colonna sonora del film City of Angels, dalla quale era stato tratto per primo Uninvited di Alanis Morissette. La canzone ha debuttato alla posizione numero 66 della Hot 100 Airplay il 18 aprile 1998, raggiungendo la prima posizione nell'agosto dello stesso anno e rimanendovi per 18 settimane non consecutive, a causa dell'intervallo di una sola settimana sul podio di I Don't Want to Miss a Thing degli Aerosmith. Il singolo ha debuttato nella Billboard Hot 100, la principale classifica statunitense dei singoli, direttamente alla posizione numero 9 nel mese di dicembre, per poi scendere nelle settimane successive quando la canzone ha perso il dominio della prima posizione nella Hot 100 Airplay. Il brano non è potuto entrare nei mesi precedenti nella Billboard Hot 100 perché prima del dicembre 1998 non era permesso ai singoli privi di un CD vendibile nei negozi di scalare questa classifica. La posizione più bassa rispetto alla classifica radiofonica e la breve permanenza nella Billboard Hot 100 è dovuta quindi al fatto che il singolo è potuto entrare in classifica solo quando il passaggio radiofonico ha iniziato a scemare (stessa sorte è toccata in quel periodo a Thank U di Alanis Morissette e Are You That Somebody? di Aaliyah). La canzone ha inoltre raggiunto la posizione numero 9 della Mainstream Rock Songs ed il primo posto della Alternative Songs, diventando il secondo singolo della band a toccare la vetta di tale classifica dopo Name del 1995. È stato certificato disco di platino dalla RIAA per le vendite di oltre un milione di copie in formato digitale il 18 agosto 2008.[8]

Al di fuori degli Stati Uniti, la canzone è stata pubblicata come singolo acquistabile nei negozi. In Canada ha raggiunto il primo posto, così come in Australia, dove è rimasto alla prima posizione per 5 settimane consecutive ed ha passato 33 settimane in classifica.[14] In Nuova Zelanda il singolo ha debuttato alla posizione numero 16, ma ha passato solo due settimane in classifica.[15]

Anche in Europa il singolo ha avuto molto successo, entrando nelle classifiche di molti paesi. In Italia ha raggiunto la prima posizione, mentre nelle Fiandre e nei Paesi Bassi è arrivato rispettivamente fino al terzo e al nono posto.[16][17] Nel Regno Unito è invece risultato costantemente nella classifica dei singoli più venduti: ha raggiunto la posizione numero 26 della Official Singles Chart nel luglio del 1999, per poi rientrare in classifica diverse volte nel corso degli anni, fino ad arrivare alla terza posizione nell'ottobre del 2011 (a più di dieci anni di distanza dalla sua pubblicazione),[18] in seguito al suo utilizzo nell'edizione locale di X Factor.

Video musicale

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Il videoclip, diretto da Nancy Bardawil, è stato trasmesso per la prima volta l'11 maggio 1998. Il video raffigura John Rzeznik sul tetto di un grattacielo, mentre osserva la vita delle persone da un telescopio. Vengono anche mostrati i Goo Goo Dolls al completo mentre eseguono il brano dentro un tunnel. Esiste una seconda versione del video in cui, attraverso la lente del telescopio utilizzato da Rzeznik, appare Nicolas Cage in alcune scene di City of Angels.

Altri musicisti
CD-Maxi Warner Bros. 9362445252
  1. Iris – 4:49
  2. Lazy Eye – 3:48
  3. I Don't Want to Know – 3:28
CD-Single 0100965HWR
  1. Iris – 4:49
  2. Slide – 3:33
  3. Iris (acustica) – 3:24
  4. Slide (acustica) – 3:24
Promo Single PRO-CD-9285-R
  1. Iris (versione ridotta) – 3:36
  2. Iris – 4:49

Classifiche settimanali

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Classifica (1998) Posizione
massima
Australia[14] 1
Canada[19] 1
Honduras[20] 2
Italia[21] 1
Nuova Zelanda[15] 16
Stati Uniti[22] 9
Stati Uniti (adult contemporary)[22] 22
Stati Uniti (adult top 40)[23] 1
Stati Uniti (alternative)[22] 1
Stati Uniti (mainstream rock)[22] 8
Stati Uniti (pop)[22] 1
Stati Uniti (radio)[24] 1
Svezia[25] 34
Classifica (1999) Posizione
massima
Belgio (Fiandre)[16] 3
Irlanda[26] 5
Paesi Bassi[17] 9
Classifica (2006) Posizione
massima
Norvegia[27] 19
Classifica (2011) Posizione
massima
Regno Unito[18] 4
Regno Unito (download)[28] 3
Scozia[29] 2
Classifica (2014) Posizione
massima
Austria[30] 63

Classifiche di fine anno

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Classifica (1998) Posizione
Australia[31] 3
Italia[32] 2
Classifica (1999) Posizione
Belgio (Fiandre)[33] 20
Paesi Bassi[34] 55
Stati Uniti[35] 94
Classifica (2022) Posizione
Australia[36] 58
Regno Unito[37] 73
Classifica (2023) Posizione
Australia[38] 56

Cover e utilizzo nella cultura di massa

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Riconoscimenti

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  1. ^ (NL) GOUD EN PLATINA - singles 1999, su Ultratop. URL consultato il 29 settembre 2021.
  2. ^ (EN) ARIA Charts - Accreditations - 1998 Singles, su Australian Recording Industry Association. URL consultato il 19 gennaio 2013.
  3. ^ (DA) Iris, su IFPI Danmark. URL consultato il 13 luglio 2023.
  4. ^ (EN) Official Top 40 Singles - 10 June 2024, su The Official NZ Music Charts. URL consultato l'11 giugno 2024.
  5. ^ (PT) TOP AFP/AUDIOGEST - Semana 32 de 2024 (2/8/2024 até 8/8/2024) (PDF), su Associação Fonográfica Portuguesa. URL consultato il 17 agosto 2024 (archiviato dall'url originale il 17 agosto 2024).
  6. ^ (EN) Iris, su British Phonographic Industry. URL consultato il 20 settembre 2024.
  7. ^ (EN) Awards Record, su El Portal de Música. URL consultato il 13 febbraio 2024. Digitare "Goo Goo Dolls" in "Artist" per visualizzare il contenuto desiderato.
  8. ^ a b (EN) Goo Goo Dolls - Iris – Gold & Platinum, su Recording Industry Association of America. URL consultato il 16 settembre 2023.
  9. ^ Iris (certificazione), su FIMI. URL consultato il 2 ottobre 2023.
  10. ^ Carol Atkins, Billboard Hot 100 231 Success Secrets, Billboard, 25 ottobre 2014. URL consultato il 1º marzo 2015 (archiviato dall'url originale il 2 aprile 2015).
  11. ^ a b c d e f (EN) IRIS by GOO GOO DOLLS, su songfacts.com, SongFacts. URL consultato il 20 marzo 2015.
  12. ^ (EN) VH1: '100 Greatest Songs of the Past 25 Years, su smh.com.au, 12 giugno 2003. URL consultato il 7 gennaio 2014.
  13. ^ (EN) VH1 - 100 Greatest Love Songs, su cs.ubc.ca. URL consultato il 29 dicembre 2014.
  14. ^ a b (EN) Australian Charts – Goo Goo Dolls – Iris, su australiancharts.com.
  15. ^ a b (EN) New Zealand Charts – Goo Goo Dolls – Iris, su charts.org.nz. URL consultato il 22 luglio 2011 (archiviato dall'url originale il 5 novembre 2012).
  16. ^ a b (NL) Ultratop – Goo Goo Dolls – Iris, su ultratop.be.
  17. ^ a b (NL) Dutch Charts – Goo Goo Dolls – Iris, su dutchcharts.nl.
  18. ^ a b (EN) Official Singles Chart Results: Iris, su officialcharts.com, Official Charts Company.
  19. ^ (EN) Top Singles - Volume 67, No. 15a, July 13 1998, su Collectionscanada.gc.ca, Library and Archives Canada. URL consultato il 3 maggio 2014 (archiviato dall'url originale il 13 agosto 2014).
  20. ^ h.elsiglodetorreon.com.mx, http://h.elsiglodetorreon.com.mx/Default/Scripting/ArticleWin.asp?From=Search&Key=EDT%2F1998%2F11%2F17%2F34%2FAr03405.xml&CollName=EDT_1990_1999&DOCID=2160803&PageLabelPrint=34&skin=ElSiglo&AppName=2&sLanguage=English&Content=ALL&selLanguage=&sPublication=EDT&sScopeID=DR.
  21. ^ Nielsen Business Media, Inc., Hits of the World - Italy, su books.google.it, Billboard, 5 dicembre 1998, p. 96. URL consultato il 15 novembre 2014.
  22. ^ a b c d e (EN) Goo Goo Dolls su AllMusic, su allmusic.com, All Media Network. URL consultato il 3 maggio 2014.
  23. ^ (EN) Goo Goo Dolls – Chart History, su billboard.com, Billboard. URL consultato il 24 giugno 2014.
  24. ^ (EN) Goo Goo Dolls – Chart History, su billboard.com, Billboard. URL consultato il 24 giugno 2014.
  25. ^ (EN) Swedish Charts – Goo Goo Dolls – Iris, su sweidshcahrts.com.
  26. ^ Irish Recorded Music Association, Search the Charts - Iris, su irishcharts.ie, Fireball Media. URL consultato il 2 ottobre 2014 (archiviato dall'url originale il 2 aprile 2015).
  27. ^ (EN) Norwegian Charts – Goo Goo Dolls – Iris, su norwegiancharts.com.
  28. ^ (EN) Official Singles Downloads Chart Top 100, su officialcharts.com, Official Charts Company. URL consultato il 25 maggio 2012.
  29. ^ (EN) Archive Chart: 2011-10-08, su officialcharts.com, Official Charts Company. URL consultato il 25 maggio 2012.
  30. ^ (DE) Austrian Charts – Goo Goo Dolls – Iris, su austriancharts.at.
  31. ^ (EN) ARIA Charts - End Of Year Charts - Top 100 Singles 1998, su aria.com.au, ARIA Charts. URL consultato il 16 giugno 2014.
  32. ^ I singoli più venduti del 1998, su hitparadeitalia.it, Hit Parade Italia. URL consultato il 23 novembre 2014.
  33. ^ (NL) Jaaroverzichten 1999, su Ultratop.be/nl, ULTRATOP & Hung Medien / hitparade.ch.. URL consultato il 29 novembre 2013.
  34. ^ (NL) Jaaroverzichten 1999, su dutchcharts.nl. URL consultato il 27 gennaio 2014.
  35. ^ Billboard Top 100 - 1999, su longboredsurfer.com. URL consultato il 31 agosto 2014.
  36. ^ (EN) ARIA Top 100 Singles for 2022, su ARIA Charts. URL consultato il 4 gennaio 2023.
  37. ^ (EN) End of Year Singles Chart Top 100 - 2022, su Official Charts Company. URL consultato il 5 gennaio 2023.
  38. ^ (EN) ARIA Top 100 Singles for 2023, su ARIA Charts. URL consultato il 17 febbraio 2024.
  39. ^ (EN) Lavigne And Whibley's Unusual First Dance [collegamento interrotto], su hub.contactmusic.com, Contact Music, 20 luglio 2006. URL consultato il 18 febbraio 2014.

Collegamenti esterni

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