IC 2157
IC 2157 Ammasso aperto | |
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IC 2157 | |
Scoperta | |
Scopritore | Thomas Espin |
Data | 1899 |
Dati osservativi (epoca J2000) | |
Costellazione | Gemelli |
Ascensione retta | 06h 05m 00s[1] |
Declinazione | +24° 00′ 00″[1] |
Distanza | 6650[2] a.l. (2040[2] pc) |
Magnitudine apparente (V) | 8,4[1] |
Dimensione apparente (V) | 7' |
Caratteristiche fisiche | |
Tipo | Ammasso aperto |
Classe | II 1 p |
Età stimata | 63 milioni di anni[2] |
Altre designazioni | |
Cr 80, Tr 4, OCl 465, Lund 204[1] | |
Mappa di localizzazione | |
Categoria di ammassi aperti |
IC 2157 è un ammasso aperto visibile nella costellazione dei Gemelli.
Osservazione
[modifica | modifica wikitesto]Si individua con facilità la sua posizione, trovandosi a circa un grado a SE del brillante e celebre M35; appare poco concentrato e relativamente povero di stelle, in campo stellare di fondo relativamente ricco per la presenza della Via Lattea. Con un binocolo 10x50 può essere notato solo nelle notti più scure e limpide come un debole alone di piccole dimensioni e privo di stelle; con un telescopio da 100mm di apertura è forti ingrandimenti è visibile un leggero addensamento di poche stelle fino alla magnitudine 12, su un fondo leggermente più chiaro. Una buona risoluzione è possibile con strumenti da almeno 200mm.
La declinazione moderatamente settentrionale di quest'ammasso favorisce gli osservatori dell'emisfero nord, sebbene si presenti circumpolare solo a partire da latitudini elevate; dall'emisfero australe la sua osservazione risulta particolarmente penalizzata soltanto dalle regioni situate a elevate latitudini meridionali.[3] Il periodo migliore per la sua osservazione nel cielo serale è quello compreso fra ottobre e marzo.
Storia delle osservazioni
[modifica | modifica wikitesto]IC 2157 venne individuato per la prima volta soltanto nel 1899, quando Thomas Espin lo riconobbe come ammasso aperto; la sua bassa luminosità e la sua scarsa concentrazione aveva fatto in modo che quest'oggetto fosse ignorato dalla famiglia Herschel. Venne infine inserito nell'Index Catalogue, pubblicato come un'estensione del New General Catalogue.[4]
Caratteristiche
[modifica | modifica wikitesto]La scarsa luminosità di quest'oggetto è in parte giustificata dalla grande distanza a cui si trova, pari a 2040 parsec (oltre 6650 anni luce),[2] motivo per cui appare anche fortemente oscurato dalla polvere interstellare che si frappone lungo la linea di vista; questa distanza lo colloca sul bordo esterno del Braccio di Perseo.
Si tratta di un ammasso poco studiato, la cui età si aggira sui 63 milioni di anni al massimo;[2] le sue componenti più luminose presentano segni di evoluzione verso lo stadio di stella gigante e due di queste, situate sul bordo dell'ammasso, sono giganti rosse a tutti gli effetti. Le componenti meno massicce sono invece in massima parte all'interno della sequenza principale e si dispongono nella regione centrale dell'ammasso e in due estensioni situate verso nord e verso est.[5]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b c d SIMBAD Astronomical Database, su Results for IC 2157. URL consultato il 28 agosto 2013.
- ^ a b c d e WEBDA page for open cluster IC 2157, su univie.ac.at. URL consultato il 28 agosto 2013.
- ^ Una declinazione di 24°N equivale ad una distanza angolare dal polo nord celeste di 66°; il che equivale a dire che a nord del 66°N l'oggetto si presenta circumpolare, mentre a sud del 66°S l'oggetto non sorge mai.
- ^ Catalogo NGC/IC online - result for IC 2157, su ngcicproject.org. URL consultato il 28 agosto 2013 (archiviato dall'url originale il 28 maggio 2009).
- ^ Grubissich, C., A photometry study of the open cluster IC 2157, in Astronomy and Astrophysics Supplement, vol. 11, settembre 1973, p. 287. URL consultato il 28 agosto 2013.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Catalogo NGC online, su ngcicproject.org. URL consultato il 7 settembre 2009 (archiviato dall'url originale il 28 maggio 2009).
- Tirion, Rappaport, Lovi, Uranometria 2000.0 - Volume I - The Northern Hemisphere to -6°, Richmond, Virginia, USA, Willmann-Bell, inc., 1987, ISBN 0-943396-14-X.
- Tirion, Sinnott, Sky Atlas 2000.0, 2ª ed., Cambridge, USA, Cambridge University Press, 1998, ISBN 0-933346-90-5.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Catalogo NGC/IC on-line
- (EN) Dati di IC 2157 - SIMBAD
- (EN) Dati di IC 2157 - NASA Extragalactic Databse
- (EN) Dati di IC 2157 - SEDS
- (EN) Dati di IC 2157 - VizieR Service
- (EN) Immagini di IC 2157 - Aladin
- (EN) Immagini di IC 2157 - SkyView