Egle Becchi
Egle Becchi (Trieste, 21 maggio 1930 – Milano, 3 gennaio 2022) è stata una pedagogista e storica italiana dell'infanzia.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Nata a Trieste, si laurea all'Università degli Studi di Milano sotto la supervisione di Antonio Banfi, con una tesi sulla filosofia di Cassirer.[1] Presso lo stesso ateneo, lavora come assistente di Pedagogia e, successivamente, insegna come professore incaricato. Diventa professore ordinario di prima fascia nel 1972 e svolge la propria attività di docenza presso le Università di Ferrara e Pavia, dove tenne corsi di Pedagogia generale e sociale e di Storia della pedagogia fino al 2005.
Contributi scientifici
[modifica | modifica wikitesto]Nel 1961 pubblica la sua prima opera sulla pedagogia della Gestalt, avviando un percorso di studio dove la coniugazione fra sapere dell’educare e scienze antropiche è al centro della riflessione, con particolare interesse per approcci sperimentali. Di questi analizza gli aspetti metodologici, le implicazioni valutative, operando sovente una verifica empirica. Da tale prospettiva ha istituito a luoghi elettivi della sua ricerca l'asilo nido e la scuola dell'infanzia.
L'attenzione e il lavoro nelle istituzioni pubbliche prescolari motiva i suoi studi sulla figura del bambino non solo nell'attualità, ma anche nella sua storia. In quest'area di ricerca Egle Becchi ha saputo indirizzare - non solo in Italia - il lavoro di molti studiosi, contribuendo a sondare un campo originale di studio quale la storia dell'infanzia, avviando e guidando lavori di ricostruzione diacronica, dove l'indagine è stata condotta anche con partner singoli o con gruppi, impegnandosi a mettere a punto termini originali, dotati di valenza euristica storiografica, quale il costrutto di “cultura dell'infanzia”.[senza fonte]
Emerita dell'Università di Pavia, ha avuto la medaglia d'oro quale benemerita della scuola, della cultura e dell'arte[senza fonte].
Va ricordata l'attività di ricerca e di insegnamento svolta da Egle Becchi anche all'estero, specie in ambito europeo, in qualità di rappresentante dell'Italia per il Conseil de l'Europe (1973-1977) nella elaborazione del Thesaurus dei concetti pedagogici; come responsabile per l'Italia dello IEA pre-primary (1997 – 2001); come Gastprofessor presso l'Università di Siegen (2001).
Opere
[modifica | modifica wikitesto]- La pedagogia della 'Gestalt', La Nuova Italia, 1961
- (a cura di) Il bambino sociale. Privatizzazione e deprivatizzazione dell'infanzia, Feltrinelli, 1979
- (con B. Vertecchi, a cura di), Manuale critico della sperimentazione e della ricerca educativa, FrancoAngeli, 1983
- (a cura di), Storia dell'educazione, La Nuova Italia, 1987
- (a cura di), I bambini nella storia, Laterza, 1994
- (a cura di), Manuale della scuola del bambino dai tre ai sei anni, Franco Angeli, 1995
- (con D. Julia, a cura di), Storia dell'infanzia, Laterza, 1996, coedizione francese e traduzione cinese)
- Sperimentare nella scuola. Storia, problemi, prospettive, La Nuova Italia, 1997
- (con A. Bondioli, a cura di, Valutare e valutarsi nelle scuole dell'infanzia del Comune di Pistoia. Un modello di formazione degli insegnanti, Edizioni Junior, 1997
- (con A. Semeraro, a cura di), Archivi d’infanzia. Per una storiografia della prima età, La Nuova Italia, 2001
- (con M. Ferrari), Cultura per l'infanzia e cultura dell'infanzia: analisi di due casi", Annali di Storia dell'educazione e delle istituzioni scolastiche, XIV, 2007, pp. 177–122.
- Una pedagogia del buon gusto. Esperienze e progetti dei servizi per l’infanzia del comune di Pistoia, FrancoAngeli, 2010
- Maschietti e bambine. Tre storie con figure, ETS, 2011
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ (IT) Papi, Fulvio, In ricordo di Egle Becchi, in Il Protagora, vol. 47, gennaio-dicembre, 2020, p. 419, ISSN 2384-9789 .
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikiquote contiene citazioni di o su Egle Becchi
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (FR) Pubblicazioni di Egle Becchi, su Persée, Ministère de l'Enseignement supérieur, de la Recherche et de l'Innovation.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 115114273 · ISNI (EN) 0000 0001 0938 0634 · SBN CFIV010018 · LCCN (EN) n79079203 · GND (DE) 139536248 · BNF (FR) cb127573455 (data) · J9U (EN, HE) 987007422649605171 |
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