Governo provvisorio dell'Iran
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Governo provvisorio dell'Iran | |
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(dettagli)
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Dati amministrativi | |
Lingue ufficiali | Persiano |
Lingue parlate | Persiano |
Capitale | Teheran |
Politica | |
Nascita | 11 febbraio 1979 |
Causa | Rivoluzione iraniana |
Fine | 1 aprile 1979 |
Causa | Referendum del 1979 e proclamazione della Repubblica islamica |
Territorio e popolazione | |
Bacino geografico | Medio Oriente |
Territorio originale | Iran |
Economia | |
Valuta | Riyāl |
Varie | |
Sigla autom. | IR |
Religione e società | |
Religioni preminenti | Islam sciita |
Religione di Stato | Islam sciita |
Religioni minoritarie | Islam sunnita, Cristianesimo, Ebraismo, Zoroastrismo |
Evoluzione storica | |
Preceduto da | Stato Imperiale dell'Iran |
Succeduto da | Iran |
Ora parte di | Iran |
Il Governo provvisorio dell'Iran, chiamato anche Governo ad interim dell'Iran, fu il governo stabilito nel periodo di transizione tra la fine della Dinastia Pahlavi (11 febbraio 1979) e la proclamazione della Repubblica Islamica dell'Iran (1 aprile 1979).
Il governo fu presieduto da Mehdi Bazargan, nominato primo ministro da Khomeini il 4 febbraio 1979. Il 24 ottobre 1979 venne approvata la Costituzione dell'Iran in seguito al Referendum sulla Repubblica Islamica iraniana del 1979. Il governo si dimise il 6 novembre 1979 in seguito alla crisi degli ostaggi, venendo sostituito dal Consiglio della Rivoluzione islamica, che avrebbe retto il Paese sino alla formazione della prima Assemblea consultiva islamica, il 12 agosto 1980.[1]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Iran, in Enciclopedia Italiana, V Appendice, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1992. URL consultato il 10 dicembre 2023.
Altri progetti
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