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Bozza:Giacomo Alexis

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.

Giacomo Alexis, detto Il Principe (Piombino, 6 gennaio 1932Roma, 8 giugno 2011), è stato un fotografo italiano.

uno degli artefici della nascente figura dei Paparazzi Romani nel ventennio della Dolce Vita romana di Via Veneto. Le sue “Cronache Bizantine” sul settimanale Lo Specchio (periodico) e “Venticello Romano” sul Giornale d’Italia, resero celebri nel mondo attrici, attori, salotti della nobiltà romana e jet-set legato al mondo di Cinecittà.

Giacomo nasce a Piombino, nella provincia di Livorno. A 17 anni con una lira - proprio di numero - in tasca, realizzò il suo primo piccolissimo scoop a Torino. Il 4 maggio del ‘49. Una giornata terribile. L'aereo con a bordo i campioni del “Torino” si schiantò sul colle di Superga. In lacrime gli sportivi: con Valentino Mazzola 18 giocatori persero la vita. Allora collaborava al “Tirreno” di Livorno. Quella notte non c'erano altri redattori e così viaggiò tutta la notte per arrivare a Superga. Pioveva a dirotto sul colle, quasi una vera tempesta. Verso le dieci del mattino arrivò a visitare i rottami l'allora sottosegretario Giulio Andreotti.

Il deputato romano non aveva l'ombrello e Giacomo gli porse il suo. L'accettò contraccambiando con un sorriso. Scattò alcune foto che risultarono le uniche di quella visita. Un collega della “La Stampa” gli sequestrò il rullino donandogli 20 mila lire. A quei tempi una cifra importante per un giovane che voleva fotografare e raccontare con cronachette molto provinciali. Le 20 mila lire della “Stampa” segnarono l'inizio della sua avventura, il primo passo nell'autostrada della vita. Tornando verso Sud, senza ripensamenti, non scese più a Livorno, proseguendo verso Roma. Si disse: “Se Andreotti valeva 20 mila lire, Roma è Roma, probabilmente diventerò ricco”.

La sua storia iniziò così.

Nel 1959 segue l'arrivo di Audrey Hepburn a Roma, impegnata sul set. L'Archivio Luce Cinecittà pubblica una foto della famosa attrice a Trinità dei Monti a Roma, dove si scorge il giovane Giacomo, pronto a caricare il prossimo rullino. - (da completare con le foto del servizio)

Nel 1963 Giacomo poco più che trentenne, mise a fuoco uno scoop che lo fece decollare nel mondo dei patinati: A Milano nasce il figlio della grande Mina e Corrado Pani: Massimiliano Pani detto Paciughino. Giacomo racconta: "Avevo ottenuto l’esclusiva delle prime foto del pargolo. Un certo accordo con Pani. Per mantenere l’esclusiva bloccai tutte le porte della clinica con la partecipazione di forzuti dei Mercati Generali. Le altre signore, nell’attesa del “lieto evento”, mi scambiarono per un gorilla di Mina. Perquisivo anche gli infermieri. Avevo l’incubo che qualche collega tentasse lo sgambetto. Fortunatamente i colleghi di Milano non hanno mai brillato in astuzia come i romani. Nel nostro giro professionale erano considerati dei babbei. La Notte pubblicò un articolo con il titolo: “Un romano ha creato alla Mangiagalli la camera oscura”. Decisi di accontentare tutti i giornali, soprattutto i settimanali. Alla stessa ora sarebbero state consegnate le foto. Parteciparono al pool 28 testate - foto di Giacomo Alexis e Vittorio La Verde. - da completare

Sette anni più tardi, nel 1966, lo stesso Archivio Luce Cinecittà, racconta in un video servizio "i Paparazzi Romani", allora definiti anche "I Marines dell'obbiettivo" alla "caccia" di Liz Taylor e Richard Burton, arrivati a Roma per un film, citando proprio Giacomo Alexis, "il più spericolato noto anche come il "Paparazzo d'Oro" riferendosi al premio istituito da Leica vinto dall'Alexis stesso a Milano - (da completare....sia foto, che data, che articolo di stampa)

Sull'avventura dei Marines alla caccia romana di Liz (Taylor), Giacomo raccontò l'episodio nel suo libro, "Lei è un ViP? Allora Lei è ricordato": -La Taylor abitava in una lussuosa villa sull’Appia Antica. Per fotografarla nei momenti di pausa, con i colleghi “paparazzi”, trascorrevo le giornate e le nottate sdraiato in un campo di fave. Povero contadino. Ogni giorno sparivano chili e chili di fave che divoravamo. Nella sacca tenevo anche il pecorino romano e un fiaschetto di bianco Montefiascone. Dunque, fave per colazione, fave per pranzo e fave per cena. Il problema gastronomico era risolto. Nel campo delle fave erano invitati anche i colleghi giunti da Los Angeles, da Londra, da Berlino. Imbattibili però i romani. Molto più esperti. Gli “stranieri” dimostravano di non saperci fare. Non avevano ingegno, erano lenti soprattutto perché non fotografavano senza consultare l’esposimetro. Negli inseguimenti si perdevano le loro tracce.

Un anno prima, nel 1965, Giacomo Alexis scatta una delle fotografie più celebri della Dolce Vita, si tratta della foto iconica di Sonia Romanoff che spiaccica un gelato in faccia al povero Rino Barillari come lui stesso racconta a Repubblica in un articolo di Marco Consoli: La sera scattavamo a Via Veneto dove dichiara: "Dopo aver capito che la vera caccia grossa erano le star del cinema, imparò il mestiere dai colleghi più esperti come Tazio Secchiaroli, dividendo il marciapiede con Giacomo Alexis che lo immortalò in una foto diventata il simbolo della Dolce Vita: "Beccai l'attrice inglese Sonia Romanoff, che si era sposata un vecchietto per restare in Italia, insieme a un altro uomo e lei mi spiaccicò in faccia un gelato. Al momento mi incazzai, ma la mia carriera decollò. E poi un gelato era sempre meglio di un calcio nelle palle". Anche il quotidiano inglese The Guardian si occupò del gelato di Sonia Romanoff in was born to be a paparazzo

La fotografia di Giacomo del "Gelato in faccia a Rino" (Barillari) diventò la foto iconica della Dolce Vita e prese parte a innumerevoli mostre dedicate ai quei tempi magnifici come la mostra del 2017 a Torino: Scatti rubati. Paparazzi in mostra a Torino per non parlare della enorme esposizione nei quotidiani e blog di tutto il mondo - ogni qualvolta che si occupano di raccontare quei tempi - immancabilmente la foto di Giacomo Alexis compare: come nell' Huffington Post che ha pubblicato gli scatti che seguirono il principale, dove Sonia Romanoff collassa sul Barillari mentre Giacomo scatta senza perdere un istante. Oppure il Corriere della Sera in «Arrivano i Paparazzi», il Corriere della Sera in «Una vita da re dei paparazzi», il Corriere della Sera in «Le mie 165 volte al pronto soccorso», il Messaggero, il tedesco Stylepark in "London, Paris, St.Tropez – the hairdo stays in place", perfino il celebre Harrys Bar di Roma in «Sonia Romanoff porta la sua eleganza all'Harry's Bar», Dagospia e mille altri. Anche il MUBI nella commedia Via Veneto

I due paparazzi - Giacomo di 13 anni più vecchio - rimarranno legati da quella foto per la vita.

Lo scatto di Giacomo Alexis, divenne talmente icona della Dolce Vita che successivamente a quella magica notte in Via Veneto a Roma, si pensò di riprodurla - come per tenerla ancora in vita. Entertainment Weekly - il settimanale newyorkese, scelse infatti la splendida Cameron Diaz nel servizio fotografico del 2005 ad opera di James White: Cameron Diaz & the Paparazzi, nella foto numero 5 si vede appunto Cameron in stile Sonia Romanoff che attacca il paparazzo!

Nel 1988 la casa editrice fiorentina - la più antica del mondo - dei Fratelli Alinari pubblica una famosa raccolta delle immagini più celebri della Dolce Vita: Paparazzi Fotografie 1953/1964 di Paolo Costantini 1988 Editore Alinari. La copertina viene dedicata proprio a Giacomo Alexis che, nel 1959, cerca di sfuggire da Don Gussoni, in una traversa di via Veneto a Roma, mentre esce da un night coperto da un cappello e da un enorme cappotto (con sotto l’abito da prete!) dove era stato in compagnia di 10 ballerine! -( da completare sto cercando l'archivio dei fratelli Alinari.) La foto dello scontro tra Alexis e Don Gussoni (del fraterno amico e fotografo Marcello Geppetti), è stata poi pubblicata innumerevoli volte tra la carta stampata e web, ad esempio nella recente raccolta "Arrivano i Paparazzi" del Corriere della Sera nella sezione Living lo scorso 9 Aprile 2024. Così come nella mostra "Arrivano i paparazzi!" ambientata in Via Veneto a Roma nel 2017, dove, tra le tante foto che raccontano la Dolce Vita, uno spazio venne dedicato anche ad Alexis come riporta il periodico RCS Amica in un articolo di Antonella Catena.

Mostre

Pubblicato: 12 dicembre 2014 | Autore: Filippo Azimonti | Archiviato in: 50 anni fa | Tags: Circolo della Stampa,Ctherine Spaak, fotografia, Giacomo Alexis, paparazzo

«Gli arrabbiati della Leica». Si inaugura al Circolo della Stampa la mostra delle fotografie vincitrici del premio nazionale fotoreporter. La targa “Paparazzo d’oro” a Giacomo Alexis per aver ripreso la “fuga” di Catherine Spaak. (12-19 dicembre 1964, l’Espresso)

Pubblicato: 12 dicembre 2014 | Autore: Filippo Azimonti | Archiviato in: 50 anni fa | Tags: Circolo della Stampa,Ctherine Spaak, fotografia, Giacomo Alexis, paparazzo

«Gli arrabbiati della Leica». Si inaugura al Circolo della Stampa la mostra delle fotografie vincitrici del premio nazionale fotoreporter. La targa “Paparazzo d’oro” a Giacomo Alexis per aver ripreso la “fuga” di Catherine Spaak. (12-19 dicembre 1964, l’Espresso)

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