Arco di Settimio Severo (Leptis Magna)
Arco di Settimio Severo | |
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Civiltà | Romana |
Utilizzo | monumento |
Stile | arte severiana |
Epoca | II / III sec. d.C. |
Localizzazione | |
Stato | Libia |
Mappa di localizzazione | |
L’arco di Settimio Severo è uno dei monumenti più celebri di Leptis Magna.
Storia e descrizione
[modifica | modifica wikitesto]L'arco era già esistente nel II secolo d.C., ma fu rivestito con lastre marmoree nell'età severiana, all'incirca fra il 205 e il 209 d.C. A differenza degli altri archi delle province d'Africa è riccamente ornato di fregi figurati, mentre il partito architettonico rientra nei modelli che si ritrovano in altre città africane.
L'opera che oggi tutti possono vedere è in realtà una semi-fedele ricostruzione dell'antico monumento, al pieno recupero del quale gli archeologi stanno tuttora lavorando.
L'arco è costituito da quattro imponenti pilastri che sorreggono una copertura a cupola. Ciascuna delle quattro facciate esterne dei pilastri era affiancata da due colonne corinzie, tra le quali erano scolpite decorazioni in rilievo rappresentanti le saldissime virtù e le grandi imprese dell'epoca dei Severi.
Nel punto di intersezione tra la cupola e i pilastri si possono notare delle aquile con le ali piegate, simbolo della Roma imperiale. Sopra le colonne si trovano due bei pannelli che riproducono nei dettagli processioni trionfali, riti sacrificali e lo stesso Settimio Severo che tiene per mano il figlio Caracalla.
Sulla facciata interna delle colonne sono riportate scene di campagne militari, cerimonie religiose e immagine della famiglia dell'imperatore.
Voci correlate
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