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Provincia dell'Aquila

Coordinate: 42°21′58″N 13°23′40″E
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Disambiguazione – "Aquilano" rimanda qui. Se stai cercando la frazione di Tossicia in provincia di Teramo, vedi Aquilano (Tossicia).
Provincia dell'Aquila
provincia
Provincia dell'Aquila – Stemma
Provincia dell'Aquila – Bandiera
Provincia dell'Aquila – Veduta
Provincia dell'Aquila – Veduta
Veduta della Piazza del Duomo all'Aquila
Localizzazione
StatoItalia (bandiera) Italia
Regione Abruzzo
Amministrazione
Capoluogo L'Aquila
PresidenteAngelo Caruso[1] (Indipendente) dal 31-7-2017 (2º mandato dal 18-12-2021)
Data di istituzione8 agosto 1806
Territorio
Coordinate
del capoluogo
42°21′58″N 13°23′40″E
Superficie5 047,55 km²
Abitanti287 238[3] (31-12-2023)
Densità56,91 ab./km²
Comuni108 comuni
Province confinantiTeramo, Pescara, Chieti, Isernia (Molise), Frosinone (Lazio), Roma (Lazio) , Rieti (Lazio)
Altre informazioni
Cod. postale67100, 67010, 67012, 67014, 67015, 67017, 67019-67041, 67043-67064, 67066-67069
Prefisso0862, 0863, 0864
Fuso orarioUTC+1
ISO 3166-2IT-AQ
Codice ISTAT066
TargaAQ
PIL(nominale) 7 607,54 mln [2](2021)
PIL procapite(nominale) 26 548 [2](2021)
Cartografia
Provincia dell'Aquila – Localizzazione
Provincia dell'Aquila – Localizzazione
Provincia dell'Aquila – Mappa
Provincia dell'Aquila – Mappa
Posizione della provincia dell'Aquila all'interno dell'Abruzzo.
Sito istituzionale

La provincia dell'Aquila è una provincia italiana dell'Abruzzo che conta 287 238 abitanti[3] con capoluogo L'Aquila, l'unica provincia interna senza sbocchi sul mare della regione, la più estesa e la meno popolata (con il territorio che coincide in parte con quello dell'antica provincia di Abruzzo Ulteriore Secondo, dalla quale l'odierna circoscrizione provinciale ha ereditato il proprio stemma), confinante con la provincia di Teramo a nord-est, con la provincia di Pescara e la provincia di Chieti a est, con il Molise (provincia di Isernia) a sud-est e con il Lazio (provincia di Frosinone, città metropolitana di Roma Capitale e provincia di Rieti) ad ovest.

Geografia fisica

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Lago di Campotosto (di origine artificiale) e Monti della Laga (Alto Aterno)
Corno Grande da Campo Imperatore, nel parco nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga

Il territorio della provincia racchiude interamente la parte interna della regione, e si estende da nord a sud parallelamente alla linea costiera su una superficie di 5.035 km² che, su scala nazionale, la pone al nono posto per estensione[4].

Monte Velino (Marsica)
Foto satellitare del Fucino (Marsica)
Monte Viglio (Marsica)
La Maiella, versante aquilano, nei pressi di Passo San Leonardo, che sovrasta la Conca Peligna a ovest
Il lago di Barrea circondato dai Monti Marsicani nel parco nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise (Alto Sangro)
Altopiano delle Cinquemiglia

È caratterizzata da diverse conche di origine lacustre, in corrispondenza delle quali si trovano gli insediamenti antropici più consistenti, stretti dai massicci del Gran Sasso e dei Monti della Laga a nord est, del Sirente-Velino e dei Monti Carseolani, Monti Simbruini, Monti Cantari e Monti Ernici ad ovest, della Maiella ed est e dei Monti Marsicani e Monti della Meta a sud. Tra questi gruppi montuosi si aprono pianori carsici in quota come l'altopiano di Cascina, Campo Imperatore, Campo Felice, il Piano del Voltigno, l'Altopiano delle Rocche, i Piani di Pezza e gli Altipiani maggiori d'Abruzzo.

Per la sua estensione ed in base a motivi storico-culturali-morfologici, è possibile suddividere la provincia in 4 macroaree contornate e divise dalle suddette catene montuose:[senza fonte]

Le singole voci sono elencate nella Categoria:Montagne della provincia dell'Aquila.

La provincia è caratterizzata da tre serie di massicci disposti sulla direttrice che va da nord ovest a sud est, parallelamente alla linea costiera. Sul margine nord orientale del territorio si staglia la catena formata da Monti della Laga, Gran Sasso e Maiella che costituisce il confine con le province di Teramo, Pescara e Chieti.

Il margine sud occidentale è caratterizzato invece dal sistema montuoso formato dai monti del Cicolano, i Monti Simbruini e i monti Ernici, che raggiunge i 2156 m con il Monte Viglio, al confine con il Lazio. Al centro della provincia è invece la catena mediana che dal Terminillo giunge sino ai Monti della Meta comprendente il massiccio del Sirente-Velino che costituisce la linea di separazione tra il versante orientale e quello occidentale della penisola nonché il confine fisico tra l'altopiano aquilano (Valle dell'Aterno e Valle Peligna) e il bacino del Fucino[5].

I principali valichi della provincia sono: Passo di Montereale, Sella di Corno, valico delle Capannelle, Forca Caruso, Bocca di Forlì (cui si aggiungono altri valichi montani minori quali Passo San Leonardo, Passo Godi, Forca d'Acero, Valico di Capo La Serra, Valico Serra Sant'Antonio, Valico di Monte San Franco, Vado di Sole, Valico della Forchetta, Valico di Prato dell'Abate, Valico di Monte Bove, Valico della Chiesola, Valico della Crocetta, Valico di Gioia vecchia ecc...).

L'area dell'Appennino aquilano è caratterizzato da roccia calcarea, la cui rigidità, unita all'intensa attività tettonica di frattura, ha fatto sì che la provincia venga colpita da frequenti eventi tellurici di particolare intensità. L'intero territorio è stato segnato, nel corso del tempo, da numerosi terremoti la cui devastazione è responsabile dall'attuale struttura urbana degli insediamenti, spesso caratterizzati da una notevole compattezza e da edifici di altezza modesta. Gli eventi più disastrosi, quali il terremoto di Avezzano del 1915 (6,99 Mw[6]), il terremoto dell'Aquila del 1703 (6,81 Mw[7]) e il terremoto della Maiella del 1706 (6,60 Mw[7]) hanno completamente distrutto le tre città provocando complessivamente circa 40.000 morti. L'evento tellurico più recente è il terremoto che ha colpito L'Aquila il 6 aprile 2009 provocando 308 morti, oltre 1.500 feriti e la pressoché totale evacuazione del capoluogo.

La provincia è ricca d'acqua, nonostante la portata dei fiumi che l'attraversano sia modesta, seppur regolare. Il principale corso d'acqua della provincia e dell'intera regione è l'Aterno-Pescara, che ha origine sui Monti della Laga e attraversa longitudinalmente la provincia prima di svoltare verso il mare nei pressi di Raiano; il fiume attraversa i centri più importanti della zona, e forma attraverso le Gole di San Venanzio il collegamento naturale tra la conca aquilana e quella Peligna.

La valle Peligna è invece attraversata dal fiume Sagittario, che ha origine nel Lago di Scanno e che rappresenta il principale affluente dell'Aterno-Pescara. Al limite meridionale della provincia scorre invece il Sangro, per lunghezza il secondo fiume dell'Abruzzo, la cui sorgente si trova all'interno del Parco nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise e che attraversa, tra gli altri, i paesi di Alfedena e Castel di Sangro. Altri importanti fiumi che hanno origine in provincia ma scorrono prevalentemente altrove sono il Liri, che ha origine sui Monti Simbruini, e il Vomano la cui sorgente è sui Monti della Laga, non distante da quella dell'Aterno-Pescara.

Nella provincia dell'Aquila sorgeva un tempo il lago Fucino, un lago poco profondo e privo di uscite considerato il terzo d'Italia per estensione[8]. A seguito della bonifica avvenuta nella seconda metà dell'Ottocento, venne realizzata al suo posto un'ampia rete di canali per una lunghezza complessiva di circa 300 chilometri. Qualche anno più tardi, nei pressi di Campotosto, venne invece creato un lago artificiale tuttora il più grande della regione e tra i più grandi d'Italia; il lago venne creato con lo scopo di utilizzarne le acque per il funzionamento delle centrali idroelettriche della valle del Vomano. Un altro lago artificiale è quello di Barrea, all'interno del Parco nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise. Il principale lago naturale della provincia è il Lago di Scanno, formatosi in seguito ad una frana nell'alta valle del fiume Sagittario; altri laghi sono quelli Pio e di San Domenico.

Tutta la provincia è situata in area montuosa, ed è perciò caratterizzata da un clima appenninico: gli inverni sono rigidi con temperature che raggiungono frequentemente valori negativi, le giornate estive, invece, sono caratterizzate da forti sbalzi termici tra giorno, quando le temperature, soprattutto nelle valli e nelle conche, sono molto elevate, e notte, quando le temperature sono basse e possono, sopra i 1000 metri s.l.m., persino scendere sotto i 10/12 °C. Le precipitazioni sono abbondanti, in particolare sui monti esposti ad occidente e nella parte meridionale della provincia e d'inverno, sono quasi sempre nevose in buona parte del territorio provinciale, soprattutto dalle quote medie in su.

Aree naturali protette

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Lo stesso argomento in dettaglio: Aree naturali protette dell'Abruzzo.

La provincia dell'Aquila racchiude la maggior parte delle aree protette della regione:

Vista dall'alto di Avezzano
Sulmona
Tagliacozzo
Carsoli

La provincia, caratterizzata da valli e altipiani, è stata nel tempo abitata da numerosi popoli italici, tra i quali i Sabini nell'area nord occidentale, i Vestini in quella orientale (al confine con le province di Teramo e Pescara), i Peligni in quella sud orientale, i Marsi nell'area della conca del Fucino e gli Equi al confine sud occidentale. I centri urbani si sono localizzati dapprima in agglomerati di origine preromana, come Corfinium (l'odierna Corfinio), poi in colonie romane come Amiternum, Alba Fucens, Carseoli (l'odierna Carsoli), Aveja e Peltuinum quindi in centri normanni come Celano o longobardi come Forcona e Valva ed infine in città medievali come L'Aquila e Sulmona.

La prima riunificazione del territorio provinciale avvenne sotto l'Impero romano con la costituzione della regione augustea del Samnium, che comprendeva una vasta parte di Appennino centrale con l'attuale provincia aquilana e il territorio di Reate (Rieti), Teate (Chieti), il Molise e buona parte della provincia di Benevento. Questa suddivisione lascerà fuori dalla regione il territorio dell'odierna provincia di Teramo, che solo in seguito sarà unito amministrativamente al resto della regione: dopo la divisione altomedievale della regione fra Ducato di Benevento e Ducato di Spoleto, nel 1233, i Normanni costituiranno il Giustizierato d'Abruzzo, unendo per la prima volta i territori dell'odierna regione, istituzionalizzando il nome Abruzzo. In seguito, nel 1273, il giustizierato sarà diviso nei due enti di Abruzzo Ultra (comprendente buona parte della provincia dell'Aquila con l'eccezione dell'Alto Sangro e la provincia di Teramo) e Abruzzo Citra (la Provincia di Chieti ed il Molise) per essere meglio governato.

Nel 1806, il giustizierato dell'Abruzzo Ultra viene ulteriormente suddiviso in Abruzzo Ultra I con capoluogo Teramo, comprendente l'attuale provincia di Teramo e quella di Pescara, e Abruzzo Ultra II, con capoluogo Aquila, corrispondente alla aquilana, inclusi i territori successivamente passati alle province di Rieti e Pescara. La provincia comprendeva originariamente i distretti di Aquila, Cittaducale e Sulmona, cui venne aggiunto, cinque anni dopo, il Distretto di Avezzano; i distretti erano ulteriormente suddivisi in circondari e, quindi, in comuni. La sede degli organi amministrativi era situata nell'ex convento di Sant'Agostino, all'Aquila.

Nel 1861, con la nascita del Regno d'Italia venne istituita la regione "Abruzzi", ed il territorio dell'Abruzzo Ultra II si trasformò nella provincia dell'Aquila, con il capoluogo che cambiò denominazione in Aquila degli Abruzzi[9]. Successivamente diversi territori saranno scorporati dalla provincia, in favore nelle neocostituite province di Rieti e Pescara: nel 1927 vengono trasferiti nel Lazio i comuni di Accumoli, Amatrice, Antrodoco, Borbona, Borgocollefegato, Borgo Velino, Cantalice, Castel Sant'Angelo, Cittaducale, Cittareale, Fiamignano, Lugnano di villa Troiana (ora Vazia, frazione di Rieti), Leonessa, Micigliano, Pescorocchiano, Petrella Salto e Posta per un totale di 1362 km² e 70.000 abitanti circa[10]. Parallelamente i comuni di Bussi sul Tirino e Popoli Terme vengono trasferiti alla provincia di Pescara, realizzata riducendo principalmente i territori di Teramo e Chieti; in seguito a questi trasferimenti, la provincia assunse l'attuale assetto amministrativo, con la suddivisione in 108 comuni.

Nel 1939 il capoluogo assume la denominazione odierna "L'Aquila", e conseguentemente la provincia viene ridenominata provincia dell'Aquila[11].

Sede provinciale

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Il Palazzo della Prefettura e del Governo aveva sede nel convento degli Agostiniani, presso la chiesa di Sant'Agostino, costruita alla fine del XIII secolo.

L'annesso monastero venne occupato dai francesi nel 1809, quando i monaci vennero cacciati, e vi fu insediata la Prefettura dell'Abruzzo Ultra II. La prefettura rimase, divenendo attiva con l'annessione dell'Abruzzo al Regno d'Italia nel 1861. Dal 1927 sino al 2009 ha ospitato la sede della provincia, insieme a secondi uffici sparsi nei dintorni dell'ex monastero. Il terremoto dell'Aquila del 2009 ha causato gravi danni alla chiesa, con lo sfondamento della cupola, la facciata è rimasta salva, il palazzo del Governo invece è stato quasi distrutto, soprattutto nella parte prospettate su piazza della Repubblica, divenendo uno dei simboli della devastazione tellurica. I lavori di ricostruzione della chiesa sono iniziati nel 2016, nel 2018 è stata completata la cupola come era, mentre per la riapertura bisogna ancora attendere. Il palazzo è stato oggetto di consolidamento, i lavori di rifacimento sono partiti nel 2017, tuttavia non tornerà ad ospitare la provincia, trasferita in una nuova sede di nuova costruzione poco distante, su via XX Settembre.

Lo stemma della provincia, riconosciuto con decreto del Capo del Governo in data 22 ottobre 1927[12], ha la seguente descrizione araldica:

«D'azzurro, all'aquila d'argento dal volo abbassato, imbeccata, membrata e coronata all'antica, d'oro, linguata di rosso e posta sulle vette laterali di un monte di tre cime d'oro. Ornamenti esteriori da Provincia.»

L'aquila è un'arma parlante con l'aggiunta del richiamo orografico alle vette appenniniche. Lo stemma riprende quello appartenente alla provincia preunitaria dell'Abruzzo Ulteriore Secondo.[13] Dal 1933 al 1943 era presente il capo del Littorio.[14]

Il gonfalone è stato concesso con il regio decreto del 23 ottobre 1927 e poi del 16 febbraio 1928.[12]

«Drappo rettangolare di stoffa bianca terminante a tre bandoni a forma di vaio irregolare, il centrale più lungo riccamente ornato con ricami d'oro e caricato dello stemma sormontato dall'iscrizione centrata in oro Provincia dell'Aquila

Medaglia d'oro al Merito Civile - nastrino per uniforme ordinaria
«Il popolo della Provincia aquilana, dopo l'8 settembre 1943, con fierissimo contegno e indomito spirito patriottico si sollevava contro i nazifascisti, partecipando con la formazione di gruppi partigiani, provenienti da vari Comuni, alla guerra di liberazione. Oggetto di feroci rappresaglie, deportazioni e barbarie, sorretto da profonda fede in un'Italia libera e democratica, sopportava la perdita di un numero elevato di vite umane e la distruzione di ingente parte del patrimonio monumentale ed edilizio, dando luminoso esempio di eccezionale abnegazione, incrollabile fermezza ed amor patrio.»
— 1-2-2006

La provincia si suddivide nei seguenti 108 comuni:

Comune Popolazione
31-12-2022
Superficie
(km²)
Descrizione
L'Aquila 69 558 466,87 km² È situata su un colle posto nell'omonima conca, ai piedi dell'Aterno, ad un'altitudine di 721 metri sul livello del mare che la rende uno dei capoluoghi più alti d'Italia[15]. Nata nel 1254 per volere di Federico II, è stata una delle più grandi città del Regno di Napoli, poi Regno delle Due Sicilie. La sua fondazione, realizzata tramite l'unione di decine di castelli del circondario (novantanove secondo la tradizione), ed il suo disegno urbano con suddivisione in locali, copia in pianta della città di Gerusalemme, la rendono unica nel panorama nazionale. È caratterizzata da alcune delle architetture più importanti della provincia, tra i quali si menziona la Basilica di Santa Maria di Collemaggio, sede della prima incoronazione di un papa al di fuori di Roma e del primo giubileo della storia, la Basilica di San Bernardino che ospita le spoglie dell'omonimo santo, la Fontana delle 99 cannelle, monumento alla fondazione della città, ed il Forte spagnolo. È inoltre sede di un museo nazionale ed ospita dal 1596 la più antica Universitas d'Abruzzo.

Con poco meno di 70 000 abitanti è la principale città della provincia nonché la seconda città d'Abruzzo, regione di cui è capoluogo.

Altri comuni principali

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Comune Popolazione
31-12-2022
Superficie
(km²)
Descrizione
Avezzano 40 661 104,08 km² Situata alle falde del monte Salviano, all'estremità nord occidentale della piana del Fucino, è il più grande centro urbano della Marsica e la seconda città della provincia dopo L'Aquila. Vanta origini antichissime nonostante negli anni sia stata più volte distrutta e ricostruita a causa di eventi tellurici e bombardamenti; è infatti ricordata per essere stata teatro, nel 1915, di uno dei più disastrosi terremoti della storia italiana.
Sulmona 22 175 58,33 km² Città medievale di notevole interesse turistico, è posta al centro della Valle Peligna, ai piedi del monte Morrone. Sorge sul luogo dove anticamente era la colonia romana di Sulmo, patria di Ovidio, ed è stata nel corso della sua storia un importante centro, sede di terme e teatri. Grazie alla sua posizione, baricentrica tra la Valle dell'Aterno, l'Alto Sangro e l'Adriatico, è il principale nodo ferroviario della provincia.
Celano 10 186 91 km² Importante centro urbano situato a ridosso del monte Tino in posizione panoramica sull'altipiano del Fucino. Fu uno dei più importanti feudi abruzzesi, nonché per lungo tempo caput marsorum fino alla perdita della sua egemonia a vantaggio di Pescina prima ed Avezzano poi[16]. È caratterizzato dalla presenza di un imponente fortezza, il Castello Piccolomini, posta in posizione predominante sull'intera vallata.
Pratola Peligna 7 039 28,27 km² Comune situato nel cuore della Valle Peligna, a ridosso del monte Morrone ed a poca distanza da Sulmona. Centro di origine normanna, si è ribellato più volte a invasioni e soprusi come nel caso dell'occupazione francese (1799), del governo borbonico di Ferdinando II (1848) e del regime fascista (1934)[17].
Tagliacozzo 6 436 89,40 km² Importante centro turistico situato nella parte sud-occidentale della provincia. Di origine equicola, è il principale centro culturale della Marsica ed il terzo per popolazione. È caratterizzato da piazze e fontane che lo rendono uno dei borghi più belli d'Italia, tra cui va menzionata Piazza Obelisco, tra le più belle della provincia.
Carsoli 5 007 59,80 km² Centro urbano dell'estremità occidentale della provincia, al confine con il Lazio. Antica città italica, è sede di un importante centro industriale. Il comune fa parte inoltre del club dei Borghi autentici d'Italia.
Veduta del borgo di Scanno

L'economia della provincia dell'Aquila è basata essenzialmente sull'attività produttiva agricola intensiva nella piana del Fucino e in quella di Navelli, su quella industriale e manifatturiera nei pressi dei poli industriali-tecnologici delle città dell'Aquila (farmaceutica, elettronica ed aerospaziale), di Avezzano e di Sulmona e in settori tipici quali l'edilizia, mentre la restante attività economica è rappresentata dal settore terziario tra cui spicca il turismo sia invernale nelle numerose stazioni sciistiche (Campo Imperatore, Campo Felice, Ovindoli, Marsia, Camporotondo, Roccaraso, Rivisondoli, Pescocostanzo, Pescasseroli, Scanno, Campo di Giove, Passo San Leonardo) che estivo specie nelle località turistiche di villeggiatura all'interno dei parchi naturali e nazionali presenti.

Monumenti e luoghi d'interesse

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Architetture religiose

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Basilica di San Bernardino
Santa Maria in Cellis (Carsoli)

Architetture civili e militari

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Forte spagnolo dell'Aquila
Castello di Ortucchio

Siti archeologici

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Alba Fucens

Stazioni climatiche montane

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Monti dell'Alto Aterno

Aree naturali

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Valle Subequana
Altopiano di Navelli
Lo stesso argomento in dettaglio: Musei dell'Abruzzo.
Il castello Orsini-Colonna di Avezzano
Lo stesso argomento in dettaglio: Dialetti d'Abruzzo.

I dialetti della provincia dell'Aquila, non essendo presente una parlata omogenea in tutto il territorio, possono essere divise in due gruppi principali:

Aquilano, parlato in tutta l'area dell'Alto Aterno fino alla periferia sud orientale dell'Aquila
Carseolano, nella Marsica settentrionale
Tagliacozzano, nell'area tra Tagliacozzo e la periferia occidentale di Avezzano
Marsicano e Aquilano orientale, tra l'Altopiano delle Rocche e la Marsica
Peligno, nella Valle Peligna

cui possono essere aggiunte anche altre forme dialettali campane nell'estremità meridionale della provincia, soprattutto in Alto Sangro.

Qualità della vita

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Secondo la classifica sulla qualità della vita nelle province italiane operata dal Sole24Ore nel 2023, la provincia dell'Aquila si colloca al 54º posto su 107, seconda provincia abruzzese dopo quella di Pescara.[18]

Infrastrutture e trasporti

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La Via Tiburtina Valeria nei pressi di Forca Caruso

La provincia è percorsa da due autostrade che l'attraversano trasversalmente e consentono il collegamento dei principali centri con Roma e l'Adriatico; le due autostrade si riuniscono in località Torano di Borgorose a poca distanza dal confine regionale. Il collegamento tra L'Aquila e Teramo avviene attraverso il traforo del Gran Sasso, il più lungo traforo a doppia canna d'Europa.[19]

Le diverse strade statali del territorio collegano i centri principali con molti centri minori, in alcuni casi offrendo un'alternativa alle autostrade. Alcune di queste, per brevi tratti a doppia corsia per senso di marcia, fungono da tangenziali cittadine.

Strade provinciali

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Lo stesso argomento in dettaglio: Strade provinciali della provincia dell'Aquila.

La rete delle strade provinciali dell'Aquila ha un'estensione di circa 1800 km, per un totale di 142 strade.

Trasporto su ferro

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La linea Terni-Sulmona nei pressi di Sella di Corno

A causa della morfologia del territorio il trasporto su ferro non è sviluppato come quello su gomma; la provincia è tuttavia attraversata principalmente da due linee ferroviarie che la tagliano in senso longitudinale e trasversale, vale a dire la Terni-Sulmona e la Roma-Pescara, cui va aggiunto il collegamento con l'alto Molise (linea Sulmona-Isernia) e con la Val di Sangro (linea Lanciano-Castel di Sangro). Il nodo principale è quello di Sulmona; altre stazioni importanti sono ad Avezzano e all'Aquila, quest'ultima inserita nel programma di Centostazioni. Fino al 1935 il capoluogo era collegato con i centri dell'Alto Aterno dalla linea L'Aquila-Capitignano, oggi dismessa, che avrebbe dovuto consentire il collegamento con Teramo e l'Adriatico, mai realizzato.

Trasporto aereo

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La provincia dispone di un aeroporto turistico che recentemente è stato adeguato a ricevere il traffico civile, vale a dire l'Aeroporto dei Parchi sito nella frazione di Preturo a poca distanza dall'Aquila: l'infrastruttura è stata lo scalo principale del Summit del G8 svoltosi nel capoluogo nel 2009 e punto di riferimento della Protezione Civile dopo il terremoto del 6 aprile 2009. Gli scali internazionali più vicini sono a Roma (Ciampino e Fiumicino) e Pescara. Dal 13 aprile 2015 l'aeroporto dell'Aquila è chiuso.

Veduta dell'Aeroporto dei Parchi

Altre infrastrutture

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Nel territorio provinciale è presente un Interporto nazionale (Interporto della Marsica) nei pressi dell'uscita autostradale di Avezzano. Numerosi sono anche gli impianti a fune, realizzati nella maggior parte dei casi a scopo sportivo e turistico, tra cui si ricorda la Funivia del Gran Sasso d'Italia, tra le più lunghe d'Europa, che collega L'Aquila con Campo Imperatore. La Provincia è inoltre inserita nel progetto di costruzione dell'oleodotto che dovrebbe collegare Brindisi con Bologna correndo lungo tutta la dorsale appenninica[20].

Amministrazione

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Gonfalone
Lo stesso argomento in dettaglio: Presidenti della Provincia dell'Aquila.

La sede storica dell'amministrazione provinciale era in via Sant'Agostino, all'Aquila, in pieno centro storico. In seguito al terremoto del 2009, gli uffici sono stati provvisoriamente collocati in via Monte Cagno, nell'immediata periferia.[21] In seguito ai lavori di consolidamento del Palazzo della Prefettura, iniziati nel 2016, l'edificio dovrebbe ospitare la sede dell'ente.[22]

Ex-comunità montane e unioni di comuni

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Il territorio della provincia dell'Aquila è prevalentemente montano e ospitava cinque comunità montane (Alto Sangro e altopiano delle Cinquemiglia, Montagna di L'Aquila, Montagna Marsicana, Peligna, Sirentina), soppresse nel 2013;[23] nel 2015 è invece nata nel territorio provinciale un'unione di comuni, l'unione dei comuni Terre dei Peligni.

Il sodalizio calcistico del capoluogo della provincia è L’Aquila 1927 che, fondata nel 1927, è stata la prima società abruzzese a raggiungere la Serie B; la squadra milita attualmente in serie D. Altra importante società, salita alla ribalta alla fine degli anni novanta per essere riuscita a centrare la promozione in serie cadetta pur rappresentando un paese di 6.000 abitanti, è il Castel di Sangro Calcio, militante nel campionato di Eccellenza molisana. Tra le altre società calcistiche della provincia si ricordano l'Avezzano, il Celano Olimpia e il Sulmona. Altra società scomparsa che raggiunse la Prima Divisione fu il Pescina Valle del Giovenco.

Il rugby ha una grande tradizione in Abruzzo e nel territorio provinciale in particolare. Dal capoluogo proviene L'Aquila, società cinque volte campione d'Italia su 55 partecipazioni in prima divisione, oltre a due Coppe Italia e numerosi giocatori in essa formatasi prestati alla Nazionale italiana (per citarne alcuni, Serafino Ghizzoni, Massimo Mascioletti, Andrea Masi, Giancarlo Cucchiella e, a livello femminile, anche sua figlia Elisa).

Altre società che figurano nelle serie superiori sono l'Avezzano e il Gran Sasso; il Paganica, di una frazione dell'Aquila, militò in passato in serie A e in tempi più recenti nelle serie dilettantistiche.

Lo Stadio Tommaso Fattori dell'Aquila è stato teatro di numerosi incontri internazionali tra cui la prima partita giocata dagli Azzurri contro l'Australia.

Sci e sport invernali

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Il profilo montuoso della provincia ha permesso il sorgere di numerosi impianti sciistici. Il più importante comprensorio dell'aquilano, e dell'Italia centromeridionale in generale, è quello dell'Alto Sangro (Roccaraso-Rivisondoli-Pescocostanzo) che dispone di circa 160 km di piste e ospita annualmente manifestazioni di livello internazionale: vi si sono disputate ad esempio alcune gare della Coppa Europa di sci alpino 2005 ed i Campionati mondiali juniores di sci alpino 2012. Altri comprensori importanti sono quello delle Tre Nevi, che comprende le stazioni di Campo Felice ed Ovindoli per un totale di 60 km di piste, e quello del Gran Sasso (la prima stazione realizzata sugli Appennini) con base a Campo Imperatore e che vanta 15 km di piste per lo sci alpino oltre a circa 60 km di piste per lo sci nordico.

L'Aquila è sede della formazione ciclistica Acqua & Sapone[24]. La città e l'intero comprensorio sono stati, inoltre, più volte tappa delle principali manifestazioni ciclistiche nazionali, tra cui il Giro d'Italia. Il capoluogo vanta anche tre Campioni del Mondo nel pattinaggio: Corrado Ruggeri, Armando Capannolo e Gregorio Duggento. Nel 2004 il capoluogo, che dispone di impianti a pista piana e sopraelevata, ha inoltre ospitato i Campionati mondiali di Pattinaggio.

Altro sport praticato è l'hockey, diffuso soprattutto ad Avezzano sede dell'unica società in Abruzzo di Hockey su prato (l'Hockey Avezzano, milita in serie B) e dell'unica a livello professionistico di Hockey su ghiaccio (l'Hockey Club Avezzano, serie C).

  1. ^ Dipartimento per gli affari interni e territoriali del Ministero dell'interno, Anagrafe degli amministratori locali e regionali: storia amministrativa dell'ente – Provincia dell'Aquila, su amministratori.interno.gov.it.
  2. ^ a b Eurostat, Gross domestic product (GDP) at current market prices by NUTS 3 regions, su ec.europa.eu. URL consultato il 26 maggio 2024.
  3. ^ a b Bilancio demografico mensile anno 2023 (dati provvisori), su demo.istat.it, ISTAT.
  4. ^ È preceduta da Bolzano, Foggia, Cuneo, Torino, Cosenza, Perugia, Trento, Roma
  5. ^ Touring Club Italiano, p. 31.
  6. ^ Catalogo parametrico dei terremoti italiani 1900-1963, Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia
  7. ^ a b Catalogo parametrico dei terremoti italiani 1691-1899, Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia
  8. ^ Nei periodi di particolare piovosità arrivava sino ad un'estensione di 40.000 ettari ed era preceduto solo dal Lago di Garda e dal Lago Maggiore
  9. ^ Il nome venne imposto per risolvere le dispute riguardanti centinaia casi di omonimia
  10. ^ Touring Club Italiano, p. 78.
  11. ^ R.D. 23 novembre 1939, n. 1891
  12. ^ a b L'Aquila (provincia), su Archivio Centrale dello Stato.
  13. ^ Province di Abruzzi e Molise, su rbvex.it.
  14. ^ Abruzzi e Molise. Stemmi provinciali con capo littorio, su rbvex.it.
  15. ^ È preceduta da Enna e Potenza
  16. ^ Provincia dell'Aquila, p. 274.
  17. ^ Provincia dell'Aquila, p. 345.
  18. ^ Qualità della vita 2023, su www.ilsole24ore.com. URL consultato il 5 dicembre 2023.
  19. ^ Gran Sasso, così nacque il traforo a doppia canna più lungo d’Europa, su stradadeiparchi.it. URL consultato il 25 settembre 2020.
  20. ^ Metanodotto lungo la dorsale appenninica, Protezione Civile
  21. ^ Provincia dell'Aquila, Le sedi, su provincia.laquila.it. URL consultato il 30 ottobre 2014 (archiviato dall'url originale il 31 ottobre 2014).
  22. ^ News Tows, L'Aquila, il 'Palazzo del Governo' rinascerà in 500 giorni. Ospiterà la Provincia [collegamento interrotto], su newstows.it. URL consultato il 07-07-15.
  23. ^ Sciolte Comunità Montane in Abruzzo - Abruzzo - ANSA.it, su ansa.it. URL consultato il 21 aprile 2020.
  24. ^ Presentazione della formazione ciclistica Acqua & Sapone Archiviato il 20 ottobre 2012 in Internet Archive., Maracanà Sport
  • Guida turistica della Provincia dell'Aquila, L'Aquila, Provincia dell'Aquila, 1999.
  • L'Italia - Abruzzo e Molise, Milano, Touring Club Italiano, 2005.

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