[go: up one dir, main page]

Vai al contenuto

Anna Pjatych

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
(Reindirizzamento da Anna Pyatykh)
Anna Pjatych
Anna Pjatych ai Mondiali di Mosca 2013
NazionalitàRussia (bandiera) Russia
Atletica leggera
SpecialitàSalto triplo
Carriera
Nazionale
Russia (bandiera) Russia
Palmarès
Competizione Ori Argenti Bronzi
Mondiali 0 0 1
Mondiali indoor 0 1 0
Europei 0 0 1

Vedi maggiori dettagli

Statistiche aggiornate al 21 ottobre 2019

Anna Viktorovna Pjatych (in ucraino Анна Викторовна Пятых?; Mosca, 4 aprile 1981) è una triplista russa.

Ai Campionati del mondo di atletica leggera 2005 vinse una medaglia di bronzo nel salto triplo posizionandosi dietro la giamaicana Trecia-Kaye Smith (medaglia d'oro) e la cubana Yargelis Savigne. Si ritrovò Yargelis Savigne quattro anni dopo quando l'atleta vinse la medaglia d'oro ed Anna ottenne un altro bronzo.

In seguito a dei controlli anti-doping è stata sospesa per quattro anni dall'attività agonistica dal 2016 al 2020, e tutti i risultati ottenuti dai Mondiali di Osaka 2007 (in cui avrebbe ottenuto la medaglia di bronzo in seguito alla squalifica dell'atleta greca Chrysopīgī Devetzī) sono stati annullati.[1]

Anno Manifestazione Sede Evento Risultato Misura Note
2005 Mondiali Finlandia (bandiera) Helsinki Salto triplo   Bronzo 14,78 m
2006 Mondiali indoor Russia (bandiera) Mosca Salto triplo   Argento 14,93 m
Europei Svezia (bandiera) Göteborg Salto triplo   Bronzo 15,02 m
2007 Mondiali Giappone (bandiera) Osaka Salto triplo 14,88 m dq[1]
2008 Mondiali indoor Spagna (bandiera) Valencia Salto triplo 11ª 13,99 m dq[1]
Giochi olimpici Cina (bandiera) Pechino Salto triplo 14,73 m dq[1]
2009 Mondiali Germania (bandiera) Berlino Salto triplo   Bronzo 14,58 m dq[1]
2010 Mondiali indoor Qatar (bandiera) Doha Salto triplo   Bronzo 14,64 m dq[1]
2013 Mondiali Russia (bandiera) Mosca Salto triplo 14,29 m dq[1]
  1. ^ a b c d e f g (EN) Liam Morgan, Russian triple jumper given four-year ban for doping, su insidethegames.biz, 18 agosto 2017. URL consultato il 21 ottobre 2019.

Voci correlate

[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni

[modifica | modifica wikitesto]