A Boy Called Dad
A Boy Called Dad | |
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Lingua originale | inglese |
Paese di produzione | Regno Unito |
Anno | 2009 |
Durata | 80 min |
Genere | drammatico |
Regia | Brian Percival |
Sceneggiatura | Julie Rutterford |
Produttore | Michael Knowles, Stacey Murray |
Produttore esecutivo | Pauline Burt |
Casa di produzione | Made Up North Productions |
Fotografia | David Katznelson |
Montaggio | Kristina Hetherington |
Effetti speciali | Grenville Charles |
Musiche | Srdjan Kurpjel, Marios Takoushis |
Scenografia | John Ellis |
Trucco | Katy Fray |
Interpreti e personaggi | |
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A Boy Called Dad è un film del 2009 diretto da Brian Percival, al suo debutto da regista cinematografico.
Trama
[modifica | modifica wikitesto]Robbie è un ragazzo di 14 anni cresciuto nei dintorni di Liverpool con la madre Lynda e la sorellastra Katie. Non ha mai conosciuto suo padre Joe che lo ha abbandonato quando aveva soltanto 4 anni, mentre Katie lo vede ogni fine settimana. La rabbia e l'invidia che sente dentro di sé gli faranno fare una scelta azzardata per la sua età: diventare padre.
Luoghi delle riprese
[modifica | modifica wikitesto]Il film è stato girato a Liverpool, Skegness, Wirral e soprattutto nel Nottinghamshire, a Eastwood, Nottingham e Giltbrook.[1]
Distribuzione
[modifica | modifica wikitesto]Il film è stato presentato all'Edinburgh International Film Festival il 18 giugno 2009 e alla Festa del Cinema di Roma il successivo 17 ottobre. Nel Regno Unito è stato distribuito a partire dal 30 aprile 2010.[2]
Critica
[modifica | modifica wikitesto]Il sito Rotten Tomatoes riporta il 50% di recensioni professionali con un giudizio positivo, con un voto medio di 5 su 10.[3]
Mark Kermode del Guardian ha apprezzato soprattutto l'interpretazione dei due attori principali: «Le scene iniziali mostrano un rapporto formidabile tra Ian Hart e Kyle Ward... fornendo una chimica naturale che inizialmente permette al film di brillare. Le cose prendono una piega più incerta quando Robbie va in fuga, con il dramma pessimistico che lascia il posto al melodramma artificioso e con Hart messo alquanto spiacevolmente in secondo piano».[4]
Anche secondo Anthony Quinn dell'Independent «Hart e Ward colpiscono come padre e figlio in conflitto, ma la sceneggiatura di Julie Rutterford, anche se sincera, non funziona abbastanza da trovare alternative agli stereotipi».[5]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ A Boy Called Dad - Filming Locations, su imdb.com, www.imdb.com. URL consultato il 26 dicembre 2016.
- ^ A Boy Called Dad - Release Info, su imdb.com, www.imdb.com. URL consultato il 26 dicembre 2016.
- ^ A Boy Called Dad, su rottentomatoes.com, www.rottentomatoes.com. URL consultato il 26 dicembre 2016.
- ^ Mark Kermode's DVD round-up, su theguardian.com, www.theguardian.com. URL consultato il 26 dicembre 2016.
- ^ A Boy Called Dad, su independent.co.uk, www.independent.co.uk. URL consultato il 26 dicembre 2016.
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- A Boy Called Dad, su CineDataBase, Rivista del cinematografo.
- (EN) A Boy Called Dad, su IMDb, IMDb.com.
- (EN) A Boy Called Dad, su AllMovie, All Media Network.
- (EN) A Boy Called Dad, su Rotten Tomatoes, Fandango Media, LLC.
- (EN, ES) A Boy Called Dad, su FilmAffinity.
- (EN) A Boy Called Dad, su Box Office Mojo, IMDb.com.