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Christine Goitschel

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Christine Goitschel
NazionalitàFrancia (bandiera) Francia
Altezza172 cm
Peso62 kg
Sci alpino
SpecialitàDiscesa libera, slalom gigante, slalom speciale, combinata
SquadraCS Val-d'Isère
Termine carriera1968
Palmarès
Competizione Ori Argenti Bronzi
Olimpiadi 1 1 0
Mondiali 1 1 0

Vedi maggiori dettagli

 

Christine Marion Elisabeth Goitschel (Sallanches, 9 giugno 1944) è un'ex sciatrice alpina francese, campionessa olimpica e iridata nello slalom speciale a Innsbruck 1964.

Christine (a sinistra) e Marielle Goitschel al termine dello slalom speciale dei IX Giochi olimpici invernali di Innsbruck 1964

Christine Goitschel, originaria di Val-d'Isère dove i suoi genitori possedevano un hotel[senza fonte], proviene da una famiglia di grandi tradizioni negli sport invernali: è sorella di Marielle e Patricia, a loro volta sciatrici alpine, zia dello sciatore di velocità Philippe ed è stata moglie dell'allenatore Jean Béranger[1].

Stagioni 1959-1964

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Sciatrice polivalente con maggior propensione alle prove tecniche, debuttò in campo internazionale in occasione del Grand Prix du Maurienne 1959 (La Toussuire, 5-6 aprile), dove si classificò 23ª nello slalom gigante[2]; nel 1962 vinse lo slalom gigante del Grand Prix du Savoie (Courchevel, 5-7 gennaio)[3] ed esordì ai Campionati mondiali: a Chamonix 1962 (10-18 febbraio) si piazzò 8ª nello slalom gigante e 20ª nello slalom speciale[4]. Nella stagione 1962-1963 fu 3ª sia nello slalom gigante sia nella combinata del Critérium de la première neige (Val-d'Isère, 12-16 dicembre)[5], 2ª nello slalom speciale delle SDS-Rennen (Grindelwald, 8-11 gennaio)[6] e vinse lo slalom speciale del Grand Prix du Savoie (Méribel, 23-24 marzo)[7].

Nella stagione 1963-1964 vinse lo slalom speciale di Oberstaufen del 4 gennaio[8], si classificò 2ª in quello di Spittal an der Drau del 19 gennaio[9] e prese parte ai IX Giochi olimpici invernali di Innsbruck 1964 (29 gennaio-9 febbraio), sua unica presenza olimpica, dove vinse la medaglia d'oro nello slalom speciale e quella d'argento nello slalom gigante (valide anche ai fini dei Mondiali 1964) rispettivamente precedendo e seguendo la sorella Marielle. Nel prosieguo della stagione si piazzò 3ª nello slalom gigante del trofeo Arlberg-Kandahar (Garmisch-Partenkirchen, 14-16 febbraio)[10], 2ª nel secondo slalom speciale del trofeo Zlata lisica (Maribor, 29 febbraio-1º marzo)[11], vinse lo slalom speciale e la combinata del trofeo Årebragden (Åre, 14-15 marzo), dove fu anche 2ª nello slalom gigante[12], e lo slalom speciale di Östersund del 17 marzo[13].

Stagioni 1965-1966

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Nella stagione 1964-1965 vinse lo slalom speciale del Critérium de la première neige (Val-d'Isère, 15-19 dicembre)[14] e quello di Oberstaufen del 3 gennaio[15], mentre in quello delle SDS-Rennen (Grindelwald, 5-8 gennaio) si classificò 2ª[16]; si piazzò quindi 3ª negli slalom speciali delle Goldschlüsselrennen (Schruns, 19-21 gennaio)[17], della Coppa dei Paesi alpini (Davos, 9-15 febbraio)[18] e della Harriman Cup (Sun Valley, 23-24 marzo)[19] e 2ª in quello degli US Open (Crystal Mountain, 1-4 aprile)[20].

Nella stagione successiva conquistò lo slalom gigante del Critérium de la première neige (Val-d'Isère, 15-19 dicembre 1965)[21], fu 3ª nello slalom gigante e 2ª nello slalom speciale di Oberstaufen (7-8 gennaio)[22], 3ª negli slalom speciali delle SDS-Rennen (Grindelwald, 11-14 gennaio)[23] e del Grand Prix Feminine (Saint-Gervais-les-Bains, 27-29 gennaio)[24] e 2ª in quello del trophée Trois Vallées (Méribel/Courchevel, 2-6 marzo)[25]; al termine della stagione ai Mondiali di Portillo 1966 (5-14 agosto), sua ultima presenza iridata, si classificò 16ª nello slalom gigante e 6ª nello slalom speciale[26].

Stagioni 1967-1968

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Nella stagione 1966-1967 partecipò alla prima edizione della Coppa del Mondo: esordì nella gara inaugurale, lo slalom speciale disputato a Oberstaufen il 7 gennaio (5ª), e conquistò l'unica vittoria nel circuito, nonché unico podio, l'11 marzo a Franconia in slalom gigante. Tra le gare di quella stagione non valide ai fini della Coppa del Mondo, ottenne il 3º posto nello slalom speciale pre-olimpico di Chamrousse del 16 febbraio[27].

Nella stagione successiva non poté partecipare ai X Giochi olimpici invernali di Grenoble 1968 a causa di un infortunio[1]; quell'anno in Coppa del Mondo ottenne l'ultimo piazzamento a punti il 28 marzo a Rossland in slalom speciale (7ª), l'ultimo piazzamento il 31 marzo nella medesima località in slalom gigante (18ª)[28] e prese per l'ultima volta il via il 6 aprile a Heavenly Valley in slalom speciale senza completare quella che sarebbe rimasta la sua ultima gara in carriera[29]: l'infortunio patito la indusse infatti a terminare l'attività agonistica al termine di quella stessa stagione 1967-1968[1].

Årebragden
  • 2 vittorie (slalom speciale, combinata a Åre 1964)
Critérium de la première neige
  • 2 vittorie (slalom speciale a Val-d'Isère 1964; slalom gigante a Val-d'Isère 1965)
Grand Prix du Savoie
  • 2 vittorie (slalom gigante a Courchevel 1962; slalom speciale a Méribel 1963)

Coppa del Mondo

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  • Miglior piazzamento in classifica generale: 10ª nel 1967
  • 1 podio:
    • 1 vittoria

Coppa del Mondo - vittorie

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Data Località Paese Specialità
11 marzo 1967 Franconia Stati Uniti (bandiera) Stati Uniti GS

Legenda:
GS = slalom gigante

Campionati francesi

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Ufficiale dell'Ordine della Legion d'Onore - nastrino per uniforme ordinaria
«Championne olympique de ski, consultante»
— 10 aprile 2009[30]
  1. ^ a b c d (EN) Christine Goitschel, su olympedia.org. URL consultato il 13 luglio 2024.
  2. ^ (EN) 05-06.04.59. La Toussouire (PDF), su alpineskiworld.net. URL consultato il 13 luglio 2024.
  3. ^ (EN) 05-07.01.62. Courchevel (PDF), su alpineskiworld.net. URL consultato il 13 luglio 2024.
  4. ^ (EN) 10-18.02.1962. Chamonix, France, su alpineskiworld.net. URL consultato il 13 luglio 2024.
  5. ^ (EN) 12-16.12.1962. Val d'Isere (PDF), su alpineskiworld.net. URL consultato il 13 luglio 2024.
  6. ^ (EN) 08-11.01.63. Grindelwald, su alpineskiworld.net. URL consultato il 13 luglio 2024.
  7. ^ (EN) 23-24.03.63. Meribel (PDF), su alpineskiworld.net. URL consultato il 13 luglio 2024.
  8. ^ (EN) 04.01.64. Oberstauffen (PDF), su alpineskiworld.net. URL consultato il 13 luglio 2024.
  9. ^ (EN) 19.01.64. Spittal (PDF), su alpineskiworld.net. URL consultato il 13 luglio 2024.
  10. ^ (EN) 14-16.02.64. Garmisch-Partenkirchen, su alpineskiworld.net. URL consultato il 13 luglio 2024.
  11. ^ (EN) 29.02–01.03.64. Pohorje (PDF), su alpineskiworld.net. URL consultato il 13 luglio 2024.
  12. ^ (EN) 14-15.03.64. Aare (PDF), su alpineskiworld.net. URL consultato il 13 luglio 2024.
  13. ^ (EN) 17.03.64. Oestersund (PDF), su alpineskiworld.net. URL consultato il 13 luglio 2024.
  14. ^ (EN) 16-19.12.1964. Val d'Isere (PDF), su alpineskiworld.net. URL consultato il 13 luglio 2024.
  15. ^ (EN) 03.01.65. Oberstauffen (PDF), su alpineskiworld.net. URL consultato il 13 luglio 2024.
  16. ^ (EN) 05-08.01.65. Grindelwald, su alpineskiworld.net. URL consultato il 13 luglio 2024.
  17. ^ (EN) 19-21.01.65. Schruns, su alpineskiworld.net. URL consultato il 13 luglio 2024.
  18. ^ (EN) 09-15.02.65. Davos, su alpineskiworld.net. URL consultato il 13 luglio 2024.
  19. ^ (EN) 23-24.03.1965. Sun Valley, su alpineskiworld.net. URL consultato il 13 luglio 2024.
  20. ^ (EN) 01-04.04.65. Crystal Mt., su alpineskiworld.net. URL consultato il 13 luglio 2024.
  21. ^ (EN) 15-19.12.1965. Val d'Isere (PDF), su alpineskiworld.net. URL consultato il 13 luglio 2024.
  22. ^ (EN) 07-08.01.66. Oberstauffen, su alpineskiworld.net. URL consultato il 13 luglio 2024.
  23. ^ (EN) 11-14.01.66. Grindelwald, su alpineskiworld.net. URL consultato il 13 luglio 2024.
  24. ^ (EN) 27-29.01.66. St.Gervais, su alpineskiworld.net. URL consultato il 13 luglio 2024.
  25. ^ (EN) 02-06.03.66. Meribel & Courchevel, su alpineskiworld.net. URL consultato il 13 luglio 2024.
  26. ^ (EN) 05-14.08.1966. Portillo, Chile, su alpineskiworld.net. URL consultato il 13 luglio 2024.
  27. ^ (EN) 16-19.02.67. Chamrousse (PDF), su alpineskiworld.net. URL consultato il 13 luglio 2024.
  28. ^ (EN) 30.03.68. Red Mt., Rossland (PDF), su alpineskiworld.net. URL consultato il 13 luglio 2024.
  29. ^ (EN) 06.04.68. Heavenly Valley (PDF), su alpineskiworld.net. URL consultato il 13 luglio 2024.
  30. ^ a b (FR) Décret du 10 avril 2009 portant promotion et nomination, su legifrance.gouv.fr, 10 aprile 2009. URL consultato il 13 luglio 2024.

Altri progetti

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Collegamenti esterni

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