Yamaha YA-1: differenze tra le versioni

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}}La '''Yamaha YA-1''' è il primo modello di [[motocicletta]] costruito dalla [[Yamaha Motor|casa]] [[giappone]]se, tra il [[1955]] e il [[1958]].


== Il contesto ==
All'inizio degli [[anni 1950|anni cinquanta]], dopo aver rimesso in funzione gli stabilimenti per la produzione di strumenti musicali, gravemente danneggiati durante il [[seconda guerra mondiale|conflitto bellico]], la [[Yamaha Corporation|Yamaha]] si trovava ad affrontare la riconversione industriale di un separato opificio con macchinari meccanici ad alta precisione, in precedenza utilizzato per la produzione di [[elica|eliche]] destinate agli [[aerei]] della [[Marina imperiale giapponese|marina imperiale]], come il [[aereo da caccia|caccia]] "[[Mitsubishi A6M|Zero]]" e il [[biplano]] "[[Yokosuka K5Y|Aka-Tombo]]".
All'inizio degli [[anni 1950|anni cinquanta]], dopo aver rimesso in funzione gli stabilimenti per la produzione di strumenti musicali, gravemente danneggiati durante il [[seconda guerra mondiale|conflitto bellico]], la [[Yamaha Corporation|Yamaha]] si trovava ad affrontare la riconversione industriale di un separato opificio con macchinari meccanici ad alta precisione, in precedenza utilizzato per la produzione di [[elica|eliche]] destinate agli [[aerei]] della [[Marina imperiale giapponese|marina imperiale]], come il [[aereo da caccia|caccia]] "[[Mitsubishi A6M|Zero]]" e il [[biplano]] "[[Yokosuka K5Y|Aka-Tombo]]".


Parimenti a tutti i Paesi [[europei]], anche nel [[Giappone]] del [[secondo dopoguerra]] la motocicletta era divenuta un diffusissimo mezzo di locomozione, grazie alla semplicità costruttiva e all'economia di acquisto ed uso. La produzione nipponica di moto era passata dai 10.000 esemplari del [[1950]] ai 750.000 del [[1954]], con oltre 100 [[case motociclistiche|case costruttrici]] nazionali.
Parimenti a tutti i Paesi [[europei]], anche nel [[Giappone]] del [[secondo dopoguerra]] la motocicletta era divenuta un diffusissimo mezzo di locomozione, grazie alla semplicità costruttiva e all'economia di acquisto ed uso. La produzione nipponica di moto era passata dai 10.000 esemplari del [[1950]] ai 750.000 del [[1954]], con oltre 100 [[case motociclistiche|case costruttrici]] nazionali.


== La YA-1 ==
Vista la forte espansione del [[mercato]], la Yamaha decise di riconvertire quell'opificio alla produzione motociclistica, fondando la [[Yamaha Motor Co.]] e iniziando a cimentarsi con una [[motoleggera]] di elevate caratteristiche tecniche, destinata ad una clientela elitaria, piuttosto ristretta, anche in considerazione delle ridotte potenzialità numeriche produttive.
Vista la forte espansione del [[mercato]], la Yamaha decise di riconvertire quell'opificio alla produzione motociclistica, fondando la [[Yamaha Motor]] e iniziando a cimentarsi con una [[motoleggera]] di elevate caratteristiche tecniche, destinata ad una clientela elitaria, piuttosto ristretta, anche in considerazione delle ridotte potenzialità numeriche produttive.


Era l'inizio del [[1955]] quando venne presentata la "YA-1", una moto costruita con particolare cura nei materiali e nell'assemblaggio, impreziosita da soluzioni tecniche d'avanguardia, fortemente ispirate al coevo modello [[DKW#La moto più copiata del mondo|DKW RT 125]], e spinta da un motore a due tempi, monocilindrico, di 125 [[centimetro cubo|cc]].
Era l'inizio del [[1955]] quando venne presentata la "YA-1", una moto costruita con particolare cura nei materiali e nell'assemblaggio, impreziosita da soluzioni tecniche d'avanguardia, fortemente ispirate al coevo modello [[DKW#La moto più copiata del mondo|DKW RT 125]], e spinta da un motore a due tempi, monocilindrico, di 125 [[centimetro cubo|cm³]].


Immediatamente impiegata nelle competizioni, la "YA-1" si aggiudicò la vittoria nella prestigiosa gara in salita del [[Monte Fuji]], disputata nel luglio 1955, dimostrando che il modello era esente da difetti di gioventù, fatta eccezione per il prezzo che raggiungeva la stratosferica cifra di 138.000 [[Yen|¥]], pari a circa 40.000 [[Simbolo dell'euro|&euro;]] del [[2005]].
Immediatamente impiegata nelle competizioni, la "YA-1" si aggiudicò la vittoria nella prestigiosa gara in salita del [[Fuji (monte)|Fuji]], disputata nel luglio 1955, dimostrando che il modello era esente da difetti di gioventù, fatta eccezione per il prezzo che raggiungeva la elevata cifra di 138.000 [[Yen|¥]] (pari a circa 40.000 [[Simbolo dell'euro|]] del [[2005]]) che all'epoca rappresentava lo stipendio annuo iniziale di un dipendente laureato.


I modelli da competizione venivano spesso verniciati del medesimo colore rosso/arancione degli aerei militari e la "YA-1" venne soprannominata ''aka-tombo'' (in [[lingua italiana|italiano]], libellula rossa), come i celebri [[Yokosuka K5YA|biplani]] da addestramento della [[Yokosuka]].
I modelli da competizione venivano spesso verniciati del medesimo colore rosso/arancione degli aerei militari e la "YA-1" venne soprannominata ''aka-tombo'' (in [[lingua italiana|italiano]], libellula rossa), come i celebri [[Yokosuka K5Y|biplani]] da addestramento della [[Yokosuka]].


== Dati tecnici ==
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== Bibliografia ==
== Bibliografia ==
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*Yasushi Ichikawa, ''Un volo delle libellule rosse'', ''[[Motociclismo d'Epoca]]'' - 7º [[numero zero]], 1994, [[Edisport]], [[Milano]]

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== Collegamenti esterni ==
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Versione attuale delle 13:21, 29 mag 2022

Yamaha YA-1
La Yamaha YA-1 del 1955
CostruttoreGiappone (bandiera) Yamaha Motor
TipoStrada
Produzionedal 1955 al 1958
Sostituita daYamaha YC-1

La Yamaha YA-1 è il primo modello di motocicletta costruito dalla casa giapponese, tra il 1955 e il 1958.

All'inizio degli anni cinquanta, dopo aver rimesso in funzione gli stabilimenti per la produzione di strumenti musicali, gravemente danneggiati durante il conflitto bellico, la Yamaha si trovava ad affrontare la riconversione industriale di un separato opificio con macchinari meccanici ad alta precisione, in precedenza utilizzato per la produzione di eliche destinate agli aerei della marina imperiale, come il caccia "Zero" e il biplano "Aka-Tombo".

Parimenti a tutti i Paesi europei, anche nel Giappone del secondo dopoguerra la motocicletta era divenuta un diffusissimo mezzo di locomozione, grazie alla semplicità costruttiva e all'economia di acquisto ed uso. La produzione nipponica di moto era passata dai 10.000 esemplari del 1950 ai 750.000 del 1954, con oltre 100 case costruttrici nazionali.

Vista la forte espansione del mercato, la Yamaha decise di riconvertire quell'opificio alla produzione motociclistica, fondando la Yamaha Motor e iniziando a cimentarsi con una motoleggera di elevate caratteristiche tecniche, destinata ad una clientela elitaria, piuttosto ristretta, anche in considerazione delle ridotte potenzialità numeriche produttive.

Era l'inizio del 1955 quando venne presentata la "YA-1", una moto costruita con particolare cura nei materiali e nell'assemblaggio, impreziosita da soluzioni tecniche d'avanguardia, fortemente ispirate al coevo modello DKW RT 125, e spinta da un motore a due tempi, monocilindrico, di 125 cm³.

Immediatamente impiegata nelle competizioni, la "YA-1" si aggiudicò la vittoria nella prestigiosa gara in salita del Fuji, disputata nel luglio 1955, dimostrando che il modello era esente da difetti di gioventù, fatta eccezione per il prezzo che raggiungeva la elevata cifra di 138.000 ¥ (pari a circa 40.000 del 2005) che all'epoca rappresentava lo stipendio annuo iniziale di un dipendente laureato.

I modelli da competizione venivano spesso verniciati del medesimo colore rosso/arancione degli aerei militari e la "YA-1" venne soprannominata aka-tombo (in italiano, libellula rossa), come i celebri biplani da addestramento della Yokosuka.

Caratteristiche tecniche - Yamaha YA-1 del 1955
Dimensioni e pesi
Ingombri (lungh.×largh.×alt.) 1980 × 660 × 925 mm
Interasse: 1290 mm Massa a vuoto: 94 kg Serbatoio: 9 lt
Meccanica
Tipo motore: monocilindrico a due tempi Raffreddamento: ad aria
Cilindrata 123 cm³ (Alesaggio 52,0 × Corsa 58,0 mm)
Distribuzione: a serie di luci Alimentazione: carburatore Amai MC20 Ø 20 mm con vaschetta laterale
Potenza: 5 CV a 5.000 giri/min Coppia: Rapporto di compressione:
Frizione: multidisco Cambio: in blocco a 4 marce con comando a pedale sulla sx
Accensione bobina
Trasmissione a catena
Avviamento a pedivella
Ciclistica
Telaio monoculla chiusa in tubi d'acciaio
Sospensioni Anteriore: forcella telescopica / Posteriore: monoammortizzatore centrale
Freni Anteriore: a tamburo laterale da 150 mm / Posteriore: a tamburo laterale da 150 mm
Pneumatici anteriore 2,75-19"; posteriore 2,75-19"
Prestazioni dichiarate
Velocità massima 80 km/h
Altro
distribuzione pesi 41,5 kg all'anteriore e 52,5 kg al posteriore
coppia 0,96 kgm a 3.300 giri/min
Fonte dei dati: [senza fonte]

Altri progetti

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Collegamenti esterni

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  • Sito ufficiale, su yamaha-motor.it (archiviato dall'url originale l'8 agosto 2007).