Wu Ming
Wu Ming è un collettivo di scrittori italiani fondato a Bologna[1] nel gennaio del 2000 dagli autori del romanzo Q. Il romanzo, pubblicato nel 1999, era ancora firmato Luther Blissett in adesione all’omonimo progetto (1994-1999). A differenza di quello pseudonimo aperto, "Wu Ming" indica un preciso nucleo di persone.
Il collettivo
Significato del nome
In cinese, "wu ming" significa "senza nome" (caratteri tradizionali: 無名; caratteri semplificati: 无名; pinyin: wú míng) oppure "cinque nomi" (cinese: 五名; pinyin: wǔ míng), a seconda di come viene pronunciata la prima sillaba. Il nome d'arte è inteso tanto come tributo alla dissidenza ("Wu Ming" è un modo di firmarsi frequente presso i cittadini cinesi che chiedono democrazia e libertà di parola), come rifiuto dei meccanismi che trasformano lo scrittore in divo[2][3][4]
Formazione
Il fatto che Wu Ming significhi "Senza nome" ha spesso generato equivoci sul presunto anonimato dei suoi membri, i cui nomi anagrafici sono invece noti e riportati anche sul loro stesso sito ufficiale[5], dove si legge:
«i nostri nomi anagrafici non sono segreti. Semplicemente, non ha senso usarli quando si scrive dei nostri libri o in vario modo ci si riferisce al nostro lavoro. Nella nostra attività letteraria e culturale, come tante e tanti prima di noi, adottiamo nomi d’arte. Nomi d’arte che fanno riferimento al progetto collettivo (Wu Ming) e sono parte essenziale della nostra poetica.»
Dal 2000 alla primavera del 2008, la formazione ha compreso:
- Roberto Bui (Wu Ming 1)
- Giovanni Cattabriga (Wu Ming 2)
- Luca Di Meo (Wu Ming 3), 1964-2023
- Federico Guglielmi (Wu Ming 4)
- Riccardo Pedrini (Wu Ming 5).
Ciascuno dei membri del collettivo ha un nome d'arte individuale, una produzione "solista" ed una "voce" autoriale autonoma, riconoscibile dai lettori.
Il 16 settembre 2008 il gruppo ha annunciato l'uscita di Luca Di Meo dal collettivo, avvenuta nella primavera precedente[6]. Ciononostante, Di Meo si è più volte associato a iniziative ed eventi del collettivo, in quelle occasioni tornando a utilizzare lo pseudonimo "Wu Ming 3”.
Il 15 febbraio 2016 il collettivo annuncia l'uscita di Riccardo Pedrini, avvenuta nel giugno precedente.[7] Nel maggio 2016 la scelta di Pedrini di utilizzare il nome Wu Ming 5 anche dopo la sua uscita e “contro il parere del collettivo"[8] ha causato polemiche e una presa di distanza da parte dei suoi ex-soci.[9][10]
Il 31 luglio 2023 Wu Ming ha dato la notizia della morte di Di Meo, avvenuta il giorno prima "nel suo appartamento di Bologna, nove giorni dopo aver compiuto 59 anni, quindici anni dopo aver lasciato Wu Ming, quattro anni dopo l’ultimo evento insieme, quasi sei mesi dopo l’ultima seduta di chemio, ché tanto non serviva più a niente".[11]
Apparizioni e immagine pubblica
Il collettivo Wu Ming organizza tour di presentazioni, reading musicali e incontri con i lettori e i suoi membri appaiono spesso in pubblico.
I Wu Ming rifiutano di essere soggetto di servizi fotografici e hanno come politica di non apparire mai in video, perciò non hanno mai accettato inviti a trasmissioni televisive. Nemmeno sul loro sito ufficiale sono disponibili immagini dei loro volti, volendo apparire soltanto di persona, in carne e ossa. Per questo motivo chiedono a lettori e lettrici di non pubblicare sui social network foto scattate durante presentazioni e reading.
Il gruppo ha riassunto questa impostazione nel motto: "Trasparenti verso i lettori, opachi verso i media". La posizione del gruppo è stata spiegata da Wu Ming 1 in un'intervista del 2007:
«Una volta che lo scrittore diventa un volto separato e alienato (nel senso letterale), comincia una ridda cannibalica, quel volto appare ovunque, quasi sempre a sproposito. La foto testimonia la mia assenza, è un vessillo di distanza e solitudine. La foto mi blocca, congela la mia vita in un istante, nega il mio trasformarmi in qualcos'altro, il mio divenire. Divento un 'personaggio', un tappabuchi per impaginazioni frettolose, uno strumento che amplifica la banalità. Al contrario la mia voce, con la sua grana, con i suoi accenti, con la sua dizione imprecisa, le sue tonalità, ritmo e pausa, tentennamenti, è la testimonianza di una presenza anche quando non ci sono, mi porta vicino alle persone, e non nega il mio divenire perché è una presenza dinamica, mossa, tremolante anche quando sembra ferma.[12]»
Posizione ribadita e approfondita nello scritto "La carne, le ossa, i volti di Wu Ming", primo paragrafo del testo di Wu Ming 1 Wu Ming / Tiziano Scarpa: Face Off (marzo 2009)[13]. La ricapitolazione più recente di questa poetica si trova nel lungo scritto teorico di Wu Ming L'amore è fortissimo, il corpo no, pubblicato in due parti su Giap nel dicembre 2019[14]
Posizione sul copyright
Dal precedente progetto Luther Blissett Wu Ming eredita una particolare posizione degli autori in ordine al diritto d'autore: tutte le opere del collettivo Wu Ming, dopo alcuni anni dalla loro pubblicazione cartacea, vengono proposte per il download integrale dal loro sito[15].
Giap
Il collettivo gestisce un suo blog, nato come newsletter, il cui nome, Giap[16], è ispirato a quello dal generale Võ Nguyên Giáp Nelle parole di Wu Ming, "si [tratta] di un’allegoria"[17]. La spiegazione dell’allegoria è stata data nel saggio introduttivo all’opera collettanea Totò, Peppino e la guerra psichica 2.0[18].: il nome ‘’Giap’’ era inteso segnalare un cambio di strategia dal Luther Blissett Project a Wu Ming, cambio realizzato con la pubblicazione di Q. Quest’ultima era paragonata alla battaglia di Dien Bien Phu, l’attacco alla forza d’occupazione francese, ideato e condotto da Giap, che nel 1954 pose fine alla Guerra d’Indocina.
«Come suggeriscono tutti i grandi teorici della guerra, è sempre necessario scartare da una qualsiasi tattica che sia diventata prevedibile. Dopo aver costruito passo passo la rete di sentieri di montagna e tunnel intorno all'altopiano, conquistando a Blissett un peso specifico nei confronti dell'industria dell'informazione e della cultura, diventa necessario spendere tale peso e pianificare l'offensiva in grande stile […] Con l'uscita del romanzo Q nel 1999 la fama di Luther Blissett ha toccato i suoi massimi storici e si è inaugurata una seconda fase, non più necessariamente legata all'uso di questo nome collettivo, ma che apre prospettive nuove. Per dirla con il Generale Giap, l'Operazione "Q" dà l'avvio all'offensiva contro Dien Bien Phu.»
Wu Ming Foundation
Il collettivo Wu Ming fa parte di una “costellazione di progetti", la Wu Ming Foundation, che comprende "progetti artistici, culturali e politici, laboratori, gruppi d’inchiesta, collettivi”, il più delle volte nate da discussioni su Giap.[19] Le peculiari dinamiche e le strutture aperte della WMF sono divenute oggetto di diversi studi e ricerche transdisciplinari[20] e anche di un documentario [21]. La Wu Ming Foundation include tra i vari progetti:
- il Wu Ming Contingent, gruppo punk-rock che ha all’attivo diverse uscite discografiche.
- Nicoletta Bourbaki, "gruppo di lavoro sul revisionismo storiografico in rete e sulle false notizie a tema storico, nato nel 2012 durante una discussione su Giap […] Ne fanno parte storici, ricercatori di varie discipline, scrittori, attivisti e semplici appassionati di storia” [22]. Ha all’attivo diverse pubblicazioni tra cui il libro La morte, la fanciulla e l’orco rosso. Il caso Ghersi: come si inventa una leggenda antipartigiana [23][24][25]
- Alpinismo Molotov, associazione escursionistica e dedicata al territorio montano[26]
- Wu Ming Lab, officina di narrazioni da cui sono nati diversi libri.
- Quinto Tipo, collana-laboratorio diretta da Wu Ming 1 per le Edizioni Alegre, che ha all’attivo una ventina di titoli.
- Melologos, «laboratorio di fonologia narrativa» con sede a Bologna, dedito ad audioproduzioni e sperimentazioni sonore. [27]
Opere
Romanzi collettivi
- Q, come Luther Blissett, Torino, Einaudi, 1999. ISBN 88-06-14740-4.
- Asce di guerra, con Vitaliano Ravagli, Milano, Tropea, 2000. ISBN 88-438-0269-0.
- 54, Torino, Einaudi, 2002. ISBN 88-06-16203-9.
- Manituana, Torino, Einaudi, 2007. ISBN 978-88-06-18584-8.
- Altai, Torino, Einaudi, 2009. ISBN 978-88-06-19896-1.
- L'armata dei sonnambuli, Torino, Einaudi, 2014. ISBN 978-88-06-21413-5.
- Proletkult, Einaudi, 2018. ISBN 88-06-23694-6
- Ufo 78, Einaudi, 2022, ISBN 9788806248918
Romanzi solisti
Wu Ming 1
- New Thing, Torino, Einaudi, 2004. ISBN 88-06-16276-4.
- Point Lenana,con Roberto Santachiara, Torino, Einaudi, 2013. ISBN 978-88-06-21075-5.
- Un viaggio che non promettiamo breve. Venticinque anni di lotte No Tav, Torino, Einaudi, 2016. ISBN 978-88-06-22564-3.
- La macchina del vento, Torino, Einaudi, 2019. ISBN 978-88-06-24080-6.
- La Q di Qomplotto. QAnon e dintorni. Come le fantasie di complotto difendono il sistema, Roma, Edizioni Alegre, 2021. ISBN 978-88-32-06741-5.
Wu Ming 2
- Guerra agli umani, Torino, Einaudi, 2004. ISBN 88-06-16812-6.
- Il sentiero degli dei, Portogruaro, Ediciclo, 2010, ISBN 978-88-88829-96-8; nuova edizione aggiornata ed estesa Milano, Feltrinelli, 2021, ISBN 9788807492914. (Oggetto narrativo non identificato dedicato alla Via degli Dei e al territorio appenninico tra Bologna e Firenze)
- Timira. [Romanzo meticcio], con Antar Mohamed, Torino, Einaudi, 2012. ISBN 978-88-06-20592-8
- Il sentiero luminoso, Portogruaro, Ediciclo editore, 2016. ISBN 978-88-65-49165-2.
Wu Ming 4
- Stella del mattino, Torino, Einaudi, 2004. ISBN 978-88-06-18694-4.
- Il piccolo regno, Milano, Bompiani, 2016. ISBN 978-88-06-21075-5.
Wu Ming 5
- Havana Glam, Roma, Fanucci, 2001. ISBN 88-347-0821-0.
- Free Karma Food, Milano, Rizzoli, 2006. ISBN 88-17-01050-2.
Novelle e romanzi brevi
- Previsioni del tempo, Milano, Edizioni Ambiente, 2008. ISBN 978-88-89014-51-6; Torino, Einaudi, 2010. ISBN 978-88-06-20267-5.
- La battaglia della merda, come Wu Ming 2, Bologna, Minerva, 2020, ISBN 9788833242606
Raccolte di racconti
- Anatra all'arancia meccanica. Racconti 2000-2010, Torino, Einaudi, 2011. ISBN 978-88-06-20638-3.
- Quattro, con il collettivo di fotografi TerraProject, autoprodotto attraverso crowdfunding, 2014. (4 "fotoracconti" raccolti in un cofanetto con 4 libretti: Acqua, Aria, Fuoco, Terra.)
- L'invisibile ovunque, Torino, Einaudi, 2015. ISBN 88-06-22591-X
- Cantalamappa, Mondadori Electa, 2015
- Il ritorno di Cantalamappa, Mondadori Electa, 2016
- Veglione rosso. L'alba di una notte durata vent'anni, Rimini, Panozzo, 2022. ISBN 978-88-7472-454-3.
Opere saggistiche e di varia (collettive)
- Giap! Tre anni di narrazioni e movimenti, Torino, Einaudi, 2003. ISBN 88-06-16559-3. (raccolta di articoli, racconti e scritti vari)
- Il caso Battisti. L'emergenza infinita e i fantasmi del passato, come Valerio Evangelisti, Giuseppe Genna, Wu Ming 1 e altri, Rimini, Nda Press, 2004. ISBN 88-89035-03-X.
- Grand River. [Un viaggio], Milano, Rizzoli, 2008. ISBN 978-88-452-8112-9.
- New Italian Epic. Letteratura, sguardo obliquo, ritorno al futuro, Torino, Einaudi, 2009. ISBN 978-88-06-19678-3. (raccolta di saggi sulla letteratura)
- Giap. L'archivio e la strada: Scritti 2010-2012, Simplicissimus Book Farm, 2013.
Opere saggistiche e di varia (soliste)
Wu Ming 1
- Cent'anni a Nordest. Viaggio tra i fantasmi della «guera granda», come Wu Ming 1, Milano, Rizzoli, 2015. ISBN 978-88-17-08369-0.
- Se vi va bene bene se no seghe. Dall'antimilitarismo a Radio Alice e ancora più in là (di Valerio Minnella, Wu Ming 1 e Filo Sottile), Roma, Edizioni Alegre
Wu Ming 2
- Utile per iscopo? La funzione del romanzo storico in una società di retromaniaci, come Wu Ming 2, Rimini, Guaraldi, 2014. ISBN 978-88-8049-967-1.
Wu Ming 4
- L'eroe imperfetto. Letture sulla crisi e la necessità di un archetipo letterario, come Wu Ming 4, Milano, Bompiani, 2010. ISBN 978-88-452-6503-7; nuova edizione ampliata Milano, Bompiani, 2022, ISBN 9788830109094 (Raccolta di saggi sulla letteratura)
- Difendere la Terra di Mezzo. Scritti su J. R. R. Tolkien, come Wu Ming 4, Bologna, Odoya, 2013. ISBN 978-88-6288-193-7; nuova edizione aggiornata Bompiani, 2023, ISBN 978-88-3010-767-0
- Il fabbro di Oxford. Scritti e interventi Tolkien, come Wu Ming 4, Eterea Edizioni, 2019.
Opere nate dai Wu Ming Lab
- Ti chiamerò Russell. Romanzo totale 2002, come Wu Ming n+1, Imola, Bacchilega, 2002. ISBN 88-88775-03-X.
- Meccanoscritto, del collettivo MetalMente con Ivan Brentari e Wu Ming 2, Roma, Edizioni Alegre, 2017. ISBN 978-88-98-84162-2.
- Le molte vite di Magdalena Valdez, collettivo Joana Karda, Besa Muci, Lecce 2019, ISBN 978-88-62-80279-6
- Quando qui sarà tornato il mare. Storie dal clima che ci attende, collettivo Moira Dal Sito, a cura di Wu Ming 1, Roma, Edizioni Alegre, 2020. ISBN 978-88-32-06735-4
- Bologna. Deviazioni inedite raccontate dagli abitanti, Sineglossa e Wu Ming 2, Portogruaro, Ediciclo, 2022. ISBN 978-88-65-49426-4
Altre opere riconducibili alla Wu Ming Foundation
- Nicoletta Bourbaki, La morte, la fanciulla e l’orco rosso. Il caso Ghersi: come si inventa una leggenda antipartigiana, Alegre, Roma 2022, ISBN 978-88-32-06751-4
Fumetti
- La Ballata del Corazza, come Wu Ming 2, disegni di Onofrio Catacchio, Scandiano, Edizioni BD, 2005. ISBN 88-87658-83-8.
- Gap 99, come Wu Ming 4, disegni di Elia Bonetti, in Cattivi soggetti. Il noir italiano a fumetti, Milano, Bur Rizzoli, 2010. ISBN 978-88-17-02739-7.
Discografia
- Yo Yo Mundi, 54, Materiali Musicali/CD del Manifesto, 2004 (testi tratti dal romanzo 54, voci recitanti di Marco Baliani, Giuseppe Cederna, Fabrizio Pagella e Francesco Di Bella dei 24 Grana.)
- Pontiac. Storia di una rivolta, come Wu Ming 2, Giuseppe Camuncoli e Stefano Landini, con CD, Reggio Emilia, Vincent Books, 2010. ISBN 978-88-904980-0-8. (testi e voce di Wu Ming 2. Musiche di Egle Sommacal, Paul Pieretto, Stefano Pilia, Federico Oppi. Illustrato da Giuseppe Camuncoli e Stefano Landini)
- Basta uno sparo. Storia di un partigiano italo-somalo nella resistenza italiana, come Wu Ming 2, con CD, Massa, Transeuropa, 2010. ISBN 978-88-7580-099-4. (testi e voce di Wu Ming 2. Musiche di Egle Sommacal, Paul Pieretto, Stefano Pilia, Federico Oppi)
- Skinshout (Francesco Cusa, Gaia Mattiuzzi, Xabier Iriondo), Altai, Improvvisatore Involontario, 2010. (Sorta di "colonna sonora" del romanzo Altai)
- Funambolique, Arzèstula (album), Knulp, 2011 (Album ispirato al racconto di Wu Ming 1 Arzèstula, pubblicato nell'antologia Anatra all'arancia meccanica. Racconti 2000-2010.)
- Wu Ming Contingent, Bioscop, Woodworm Label, 2014
- Wu Ming Contingent, Schegge di Shrapnel, Woodworm Label, 2015
Radiodrammi e audiodocumentari
- Morte di un giallista bolzanino (2022)
- Radio Piemonte International (2023)
- Volodja (2023)
Sceneggiature
- Lavorare con lentezza di Guido Chiesa (2004)
- 51 di Wu Ming 2, episodio del film collettivo Formato ridotto di Antonio Bigini, Claudio Giapponesi, Paolo Simoni (2012)
- Nel pallone, documentario scritto da Wu Ming 3 con Christiano Presutti e Giangiacomo De Stefano (alla regia) e raccontato da Wu Ming 2[28] prodotto da La Effe (2014).
- L'uomo con la lanterna, di Francesca Lixi, scritto da Francesca Lixi e Wu Ming 2 (2018)
- Il varco, di Federico Ferrone e Michele Manzolini, scritto da Federico Ferrone, Michele Manzolini e Wu Ming 2 (2019)
- La generazione perduta, di Marco Turco, scritto da Marco Turco, Vania Del Borgo e Wu Ming 2 (2023)
Reading, spettacoli teatrali, letture sceniche
Il collettivo Wu Ming - e in modo particolare Wu Ming 1 e Wu Ming 2 - ha all'attivo molte collaborazioni con musicisti e attori, sfociate in spettacoli dal vivo, registrazioni, reading e letture sceniche.[29] Tra queste, le opere originali che hanno conosciuto più repliche sono:
- Pontiac, con Wu Ming 2, Egle Sommacal, Paul Pieretto, Stefano Pilia, Federico Oppi. (2008)
- Razza Partigiana, con Wu Ming 2, Egle Sommacal, Paul Pieretto, Stefano Pilia, Federico Oppi (2009)
- Emilio Comici Blues, con Wu Ming 1 e i Funambolique
- Surgelati, con Wu Ming 2 e i Contradamerla
- L'alfabeto delle orme, con Wu Ming 2 e i Frida X
- Un viaggio che non promettiamo breve, con Wu Ming 1 e il Bhutan Clan
- L’Uomo Calamita, con Wu Ming 2 e Circo El Grito
- La macchina del vento, con Wu Ming 1 ed Elem
- La macchina del vento, con Wu Ming 1 e Bhutan Clan
- Radio Ufo 78, con Wu Ming 1 e il Bhutan Clan
Premi e riconoscimenti
- Cinquina finale del Premio Strega 1999, per Q.
- Premio Sergio Leone 2007, per Manituana, consegnato da Gianni Minà a Torella dei Lombardi.
- Premio Emilio Salgari 2008, per Manituana.
- Stellfox Award 2022, assegnato dal Dickinson College, Pennsylvania[30].
Note
- ^ Nonostante i media spesso li definiscano "autori bolognesi", in realtà soltanto un membro del collettivo, Wu Ming 2, è nato a Bologna (Intervista a Wu Ming 2 sul settimanale bolognese "La Stefani" Archiviato il 28 aprile 2012 in Internet Archive.)
- ^ Intervista a Wu Ming 2
- ^
«Raccontare storie è un lavoro peculiare, che può comportare vantaggi a chi lo svolge, ma è pur sempre un lavoro, tanto integrato nella vita della comunità quanto lo spegnere incendi, arare i campi, assistere i disabili etc. [...] Il narratore ha il dovere di non credersi superiore ai suoi simili. È illegittima qualsiasi concessione all'immagine idealistica e romantica del narratore come creatura presuntamente più 'sensibile', in contatto con dimensioni dell'essere più elevate, anche quando scrive di assolute banalità quotidiane. "Wu Ming" è anche un riferimento al terzo verso del Dàodéjīng (Tao Te Ching): Wu ming tian di zhi shi (無名天地之始), "Senza nome è l'origine del cielo e della terra". In fondo anche gli aspetti più ridicoli e da baraccone del mestiere di scrivere si basano su una versione degradata del mito dell'artista, che diventa 'divo' proprio perché lo si crede in qualche modo superiore ai 'comuni mortali', meno meschino, più interessante e sincero, in un certo senso eroico poiché sopporta i 'tormenti' della creazione. Il fatto che lo stereotipo dell'artista 'macerato' e 'tormentato' susciti più sensazionalismo e abbia più peso della fatica di chi ripulisce fosse biologiche, fa comprendere quanto distorta sia l'attuale scala di valori.»
- ^ In occasione dell'uscita del primo romanzo, Q, quando non erano ancora conosciuti i nomi dei veri autori, diverse ipotesi furono avanzate negli ambienti letterari, tra le quali quella di una produzione firmata Umberto Eco, ipotesi che fu, peraltro, prontamente smentita. Forse per via di questo precedente, nel 1997 un pamphlet anonimo intitolato "Il nome multiplo di Umberto Eco", da più parti ritenuto una pubblicazione di estrema destra, accusò Eco di essere la mente dietro il progetto Luther Blissett, asserzione ridicolizzata tanto dall'interessato quanto dagli aderenti al progetto. Solo nel 2021 Wu Ming 1 ha rivelato che il pamphlet era a sua volta una beffa blissettiana, che KMA “stava semplicemente per Kiss My Ass” e che “il vero autore del pamphlet è un membro del Luther Blissett Project, oggi filosofo dei media, apprezzato docente in un’università tedesca e teorico del cosiddetto ‘accelerazionismo’”, cfr. Wu Ming 1, La Q di Qomplotto. QAnon e dintorni: come le fantasie di complotto difendono il sistema, Roma, Alegre 2021, p. 571].
- ^ Che cos’è la Wu Ming Foundation, cit.]
- ^ Un dispaccio col cuore in mano e l'anima oltre le fiamme, da Giap n. 1, nona serie, settembre 2008.
- ^ Zeppo's Gone. Riccardo / Wu Ming 5 è uscito dal collettivo Wu Ming, su Giap, 15 febbraio 2016. URL consultato il 23 marzo 2021.
- ^ E forse una ragione c’è. Su un libro firmato «Wu Ming 5», su Giap, 12 maggio 2016.
- ^ Con Ms Kalashnikov Wu Ming perde pezzi, su Il Fatto Quotidiano. URL consultato il 23 marzo 2021.
- ^ Cultura, Wu Ming 5 è uscito dal gruppo: "Ora scrivo con Francesca", su la Repubblica, 12 maggio 2016. URL consultato il 23 marzo 2021.
- ^ Wu Ming, In morte di Luca Di Meo, già Luther Blissett, già Wu Ming 3 (1964 – 2023), su Giap, 31 luglio 2023. URL consultato il 31 luglio 2023.
- ^ The Perfect Storm, ovvero: l'intervista-monstre, da Giap n.10, ottava serie, 18 aprile 2007. Collage di botta-e-risposta da: Pulp n.66 (marzo 2007), Il Mucchio n. 633 (aprile 2007), Tribe n.101 (aprile 2007), Carta n.12 (anno V, 31/03/2007), Off (23/03/2007) e ilveronese.it. Sul sito del collettivo, in corrispondenza delle parole "la mia voce" c'è un collegamento a un file mp3. Si tratta della voce di P. T. Barnum incisa nel 1890 su un fonografo di Edison.
- ^ Wu Ming 1, Wu Ming / Tiziano Scarpa: Face Off. Due modi di gettare il proprio corpo nella lotta Archiviato il 23 aprile 2009 in Internet Archive. (pdf). Si tratta di un confronto tra le diverse poetiche di Wu Ming e del romanziere Tiziano Scarpa, a partire da uno scritto di quest'ultimo molto critico nei confronti dei Wu Ming e del loro libro New Italian Epic.
- ^ L'amore è fortissimo, il corpo no. Dieci anni di esplorazioni tra Giap e Twitter, Giap, dicembre 2019.
- ^ I nostri liberi ebook. Liberi e senza DRM. Vive la classe ouvrière!, su wumingfoundation.com. URL consultato il 24 aprile 2015.
- ^ Giap, il blog di Wu Ming, su wumingfoundation.com, Wu Ming Foundation. URL consultato il 10 giugno 2014.
- ^ Che cos’è la Wu Ming Foundation, cit.
- ^ ‘’Seppuku! Ovvero, il piano quinquennale di un nome multi-uso’’, introduzione a Luther Blissett, Totò, Peppino e la guerra psichica 2.0, Torino, Einaudi, 2000, ISBN 9788806154110
- ^ Che cos'è la Wu Ming Foundation - Giap, in Giap. URL consultato il 1º agosto 2023.
- ^ Armin Ferrari A noi rimane il mondo. Sui sentieri della Wu Ming Foundation, presentato al Biografilm Festival 2022 e al Trento Film Festival 2023, vincitore del Premio speciale della giuria al F.I.D.U.CI.A. Festival (festival internazionale del documentario urbano e del cinema ambientalista) 2023;
- ^ "La 'factory' di Wu Ming rappresenta un esempio significativo di come la scrittura collettiva possa emergere nel panorama dei nuovi media del XXI secolo. Da un lato, i Wu Ming (come gruppo di scrittori) scrivono romanzi collettivi e poi incoraggiano i lettori ad ampliare il contenuto dei loro testi attraverso il blog Giap, inteso come una piattaforma online dove i lettori diventano scrittori di spin-off dei romanzi; dall'altro, Giap è allo stesso tempo un laboratorio di diverse scritture collaborative. Quando alcune discussioni sui contenuti dei romanzi si sono approfondite, gli utenti del blog hanno deciso di formare i propri collettivi per sviluppare i contenuti attraverso ulteriori ricerche e studi", Fabrizio Di Maio, “Wu Ming’s ‘Factory’. A Laboratory of Collective Writings through Participatory Culture and Creative Networking”, in: Beppe Cavatorta, Federica Santini (a cura di), Deconstructing the Model in 20th and 21st-Century Italian Experimental Writings, Cambridge Scholars Publishing, Newcastle upon Tyne 2019, ISBN 978-1-5275-3659-3. Cfr. anche Giuliana Benvenuti, «Autori collettivi e creazione di comunità: il caso Wu Ming», in: A. Barbieri, E. Gregori (a cura di), L'autorialità plurima. Scritture collettive, testi a più mani, opere a firma multipla, Esedra, Padova 2015, ISBN 978-88-6058-042-9; Irene Cacopardi, "Une libre fédération de collectifs : la Wu Ming Foundation", in: Les Cahiers du numérique 2022/1,2-3, 4 (Vol. 18), Cachan 2022.
- ^ scheda dedicata all'autore sul sito della rivista Internazionale, s.d.
- ^ recensione del libro La morte, la fanciulla e l’orco rosso, L’Indice dei libri del mese, 03/04/2023;
- ^ “La morte, la fanciulla e l’orco rosso. Finalmente in libreria l’inchiesta storica sul caso Giuseppina Ghersi”, Giap, 14/10/2022.
- ^ "Sbaglierebbe chi pensasse che la valenza militante dell’opera di Nicoletta Bourbaki si concentri nell’aver smontato i cliché della vulgata antipartigiana. La vera forza eversiva del progetto che fa riferimento a Nicoletta Bourbaki sta nella sua irriducibile dimensione collettiva. In tempi in cui domina, anche nella storiografia, la tirannide dell’io, è prezioso poter tornare alle basi dialettiche del sapere storico, che passano ineludibilmente dalla consapevolezza che i fondamenti epistemologici della disciplina necessitano del confronto collettivo, orizzontale e fecondo tra chi pratica la ricerca.”, Marco Meotto, La morte, la fanciulla e l’orco rosso, Doppiozero, 09/01/2023.
- ^ Tra le sue iniziative, l'organizzazione di Diverso il suo rilievo, festival di tre giorni che ha avuto due edizioni nel 2017 e nel 2018, rispettivamente ad Avigliana, Val di Susa, e sull'altopiano di Macereto, versante occidentale dei Monti Sibillini. Tra gli ospiti delle due edizioni, oltre agli stessi Wu Ming, gli scrittori Matteo Melchiorre ed Enrico Camanni, il collettivo di architetti e geografi Italian Limes, l'artista e attivista post-porno Slavina, cfr. "Diverso Rilievo 2018: il racconto della festa cosmica di Alpinismo Molotov", Radio Onda d'Urto, 14 giugno 2018.
- ^ Cfr. «Radio Piemonte International, il primo podcast prodotto da Melologos. Per meglio dire: un radiodramma da Ufo 78», Giap, 03/01/2023 e «Majakovskij a Mirafiori… e alla GKN. Volodja, storia di fantasmi e lotte operaie», Giap, 03/04/2023. Melologos ha anche prodotto per la Rai dell’Alto Adige e per RaiPlay Sound il podcast Morte di un giallista bolzanino, cfr. «Morte di un giallista bolzanino su RaiPlay Sound e altre produzioni», Giap, 06/03/2023.
- ^ Scheda del documentario sul sito de La Effe - Nel Pallone Archiviato il 27 settembre 2016 in Internet Archive.
- ^ Cfr. la pagina "Musiche" sul blog "Giap": Colonne sonore dei romanzi di Wu Ming - musica in download e streaming
- ^ Premi: a Wu Ming lo Stellfox Award 2022, Ansa, 11/04/2022.
Saggi critici e documentari su Wu Ming
- Luca Muchetti, Storytelling. L'informazione secondo Luther Blissett (ZIP), Arcipelago edizioni, 2008, ISBN 978-88-7695-376-7.
- Gaia De Pascale, Wu Ming. Non soltanto una band di scrittori, Il Nuovo Melangolo, 2009, ISBN 978-88-7018-719-9.
- Giuliana Benvenuti, Il romanzo neostorico italiano. Storia, memoria, narrazione, Carocci, Roma 2012, ISBN 978-88-4306-651-3
- Giuliana Benvenuti, «Autori collettivi e creazione di comunità: il caso Wu Ming», in: A. Barbieri, E. Gregori (a cura di), L'autorialità plurima. Scritture collettive, testi a più mani, opere a firma multipla, Esedra, Padova 2015, ISBN 978-88-6058-042-9
- Nicholas Thoburn, Anti-Book: On the Art and Politics of Radical Publishing, Minnesota University Press, 2016, ISBN 978-0-8166-2196-5
- Emanuela Piga Bruni, La lotta e il negativo. Sul romanzo storico contemporaneo, Mimemis, Milano 2016, ISBN 978-88-5754-455-7
- Zuela Maniscalco, Wu Ming: dalla fake news al romanzo «neostorico» 54, La Zisa, Palermo 2019, ISBN 978-88-3199-040-0.
- Fabrizio Di Maio, «Wu Ming’s “Factory". A Laboratory of Collective Writings through Participatory Culture and Creative Networking», in: Beppe Cavatorta, Federica Santini (a cura di), Deconstructing the Model in 20th and 21st-Century Italian Experimental Writings, Cambridge Scholars Publishing, Newcastle upon Tyne 2019, ISBN 978-1-5275-3659-3.
- Kate Elizabeth Wilman, Unidentified Narrative Objects and the New Italian Epic, Legenda, Oxford 2019, ISBN 978-1-7818-8819-3
- Irene Cacopardi, De Luther Blissett à Wu Ming: Une république littéraire démocratique?, L’Harmattan, Parigi 2022, ISBN 978-23-4324-837-0
- Armin Ferrari, A noi rimane il mondo. Sui sentieri della Wu Ming Foundation, documentario, 78’, prodotto da Altrove Films in collaborazione con Albolina Film, Kiné Società Cooperativa, 2022.
- Irene Cacopardi, "Une libre fédération de collectifs: la Wu Ming Foundation", in: Les Cahiers du numérique 2022/1,2-3, 4 (Vol. 18), Cachan 2022.
Voci correlate
Altri progetti
- Wikiquote contiene citazioni di o su Wu Ming
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Wu Ming
Collegamenti esterni
- Sito ufficiale, su wumingfoundation.com.
- Wu Ming, su Treccani.it – Enciclopedie on line, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
- Wu Ming, su sapere.it, De Agostini.
- Opere di Wu Ming, su Liber Liber.
- Opere di Wu Ming, su MLOL, Horizons Unlimited.
- (EN) Opere di Wu Ming, su Open Library, Internet Archive.
- (EN) Wu Ming, su IMDb, IMDb.com.
- "Di come Colpo secco ispirò una rivoluzione culturale. Intervista alla Wu Ming Foundation", prima e seconda parte. L'intervistatore è il professor Henry Jenkins, titolare della cattedra di studi comparativi sui media al MIT di Boston.
- «Wu Ming, la storia come follia e rappresentazione», di Franco Berardi "Bifo".
Controllo di autorità | VIAF (EN) 19858850 · ISNI (EN) 0000 0001 0844 478X · SBN TO0V385956 · Europeana agent/base/78273 · GND (DE) 12413730X · BNF (FR) cb13618123p (data) |
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