Santo Versace: differenze tra le versioni

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Correlate inutili e ridondanti, in quanto già presenti nella voce
Etichette: Modifica da mobile Modifica da web per mobile
Riga 81: Riga 81:
== Note ==
== Note ==
<references/>
<references/>

== Voci correlate ==
* [[Gianni Versace]]
* [[Gianni Versace SpA]]
* [[Viola Reggio Calabria]]


== Altri progetti ==
== Altri progetti ==

Versione delle 17:48, 4 gen 2022

Santo Domenico Versace

Deputato della Repubblica Italiana
LegislaturaXVI
Gruppo
parlamentare
- Gruppo misto (Dal 17/07/2012 a fine legislatura)

In precedenza:

- Popolo della Libertà (Da inizio legislatura al 29/09/2011)

- Gruppo misto (Dal 29/09/2011 al 12/11/2011)

- Gruppo misto - componente: Alleanza per l'Italia (Dal 12/11/2011 al 17/07/2012)

CoalizioneCoalizione di centro-destra del 2008
CircoscrizioneCalabria
Sito istituzionale

Dati generali
Partito politicoItalia Unica (2014-2016)
In precedenza:
Partito Socialista Italiano (Fino al 1994)
Indipendente (1994-2008)
Il Popolo della Libertà (2008-2011)
Alleanza per l'Italia (2011-2012)
Fare per Fermare il Declino (2012-2014)
Titolo di studioLaurea in Economia e Commercio
UniversitàUniversità degli Studi di Messina
ProfessioneImprenditore del Settore della Moda

Santo Domenico Versace (Reggio Calabria, 2 gennaio 1945) è un imprenditore, dirigente d'azienda, politico e produttore cinematografico italiano.

Biografia

Nato in realtà il 16 dicembre 1944 ma per l'anagrafe il 2 gennaio 1945 (giorno della registrazione in Comune), Santo Versace è fratello maggiore del noto stilista Gianni Versace e di Donatella Versace. Da giovane coltiva la passione per lo sport, giocando a basket nella Viola Reggio Calabria, in serie B[1] e fa politica nel Partito Socialista Italiano, dove diviene vice segretario provinciale. Nel 1968 si laurea in Economia e Commercio all'Università degli Studi di Messina[1] e trova il suo primo impiego alla filiale di Reggio Calabria della Banca di Credito Italiano[1]. In seguito apre uno studio di commercialista a Reggio Calabria.

Nel 1976 si trasferisce definitivamente a Milano dove inizia a lavorare a tempo pieno con il fratello. A distanza di un anno avviene l'apertura ufficiale della Gianni Versace SpA.[1] Santo Versace è presidente della società dalla sua costituzione ed è stato amministratore delegato fino al 2004. Possiede una quota societaria del 30%. Ha lavorato in televisione nei primi anni novanta per la syndication Italia 7, partecipando come voce fuori campo alla trasmissione di seconda serata Le altre notti.[2]

Nel 1998 diventa azionista della Viola Basket di Reggio Calabria, società sportiva della sua città. Dal giugno 1998 all'ottobre 1999 è stato "Presidente della Camera Nazionale della Moda Italiana". È stato Presidente di Operation Smile Italia Onlus, associazione di medici e volontari che si occupa di bambini con malformazioni del volto in 70 Paesi del mondo.

Vita privata

È stato sposato con Cristiana Ragazzi, da cui ha avuto due figli: Francesca, stilista di borse, e Antonio. Nel dicembre 2014 ha sposato la compagna Francesca De Stefano, avvocato di origine reggina e dirigente pubblico. Nel 2019 ha ricevuto il Premio nazionale Toson d'oro di Vespasiano Gonzaga.[3] Il 24 novembre 2021, presso la Commissione Adozioni Internazionali della Presidenza del Consiglio dei Ministri ha ricevuto da African Fashion Gate e dall' Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali il Premio la Moda Veste la Pace per la sua attività nel sociale ed in particolare contro le discriminazioni.[4]

Attività politica

Alle elezioni politiche del 2008 viene eletto alla Camera dei deputati nelle liste del Popolo della Libertà nella circoscrizione Calabria.

Il 26 luglio 2011, durante l'iter di approvazione del disegno di legge proposto volto ad introdurre l'aggravante di omofobia nel codice penale italiano[5], esprime il suo voto contrario[6] alla pregiudiziale di costituzionalità proposta da Rocco Buttiglione e sostenuta dalla maggioranza.

Lascerà il Popolo della Libertà il 29 settembre 2011 con una lettera indirizzata al capogruppo alla camera Fabrizio Cicchitto e al Presidente della Camera Gianfranco Fini aderendo al gruppo misto.[7]

Il 14 ottobre 2011 afferma di avere negato la fiducia al governo Berlusconi, collocandosi di fatto all'opposizione.

L'8 novembre 2011 è uno dei deputati della maggioranza che non vota il Rendiconto Generale dello Stato 2010 portando alla crisi del Governo Berlusconi IV e le conseguenti dimissioni del premier. Il 12 novembre, durante la votazione della legge di stabilità, annuncia di aderire ad Alleanza per l'Italia.

Lascia l'Alleanza per l'Italia il 17 luglio 2012.

Ha dato il nome alla legge Reguzzoni-Versace, avendo contribuito insieme al deputato leghista Marco Reguzzoni alla stesura delle legge che disciplina l'etichettatura "Made in Italy" ed introduce l'obbligo della tracciabilità delle lavorazioni tessili.

Il 9 marzo 2014 viene eletto per acclamazione Presidente dell'Assemblea Nazionale di Fare per Fermare il Declino.

Dal momento della sua fondazione, nel gennaio 2015, sino alla sua dissoluzione nel 2016 ha fatto parte della direzione nazionale di Italia Unica, movimento politico dell'ex ministro Corrado Passera.

Successivamente ha lasciato ogni ruolo politico attivo.

Note

  1. ^ a b c d Biografia, su sito ufficiale. URL consultato il 7 ottobre 2013 (archiviato dall'url originale il 7 novembre 2013).
  2. ^ Italia 7 su StoriaRadioTv, su storiaradiotv.it. URL consultato il 12 maggio 2017.
  3. ^ Premio nazionale Toson d'oro di Vespasiano Gonzaga, su tosondoro.org. URL consultato il 2 settembre 2020.
  4. ^ https://www.ansa.it/canale_lifestyle/notizie/moda/2021/11/16/premio-la-moda-veste-la-pace-2021-a-santo-versace_71c8f050-20b3-4c19-b413-38942da8ae5d.html
  5. ^ Proposta di legge: Soro ed altri: "Norme per la tutela delle vittime di reati per motivi di omofobia e transfobia" (2802)
  6. ^ Seduta n.507 del 26/7/2011[collegamento interrotto]
  7. ^ Santo Versace dice addio al Pdl «È il mio regalo al premier», in Corriere della Sera, 29 settembre 2011. URL consultato il 7 ottobre 2013.

Altri progetti

Collegamenti esterni

Controllo di autoritàVIAF (EN295980808 · ISNI (EN0000 0004 0008 0274 · SBN CFIV365362 · GND (DE1029703914 · CONOR.SI (SL284728931