[go: up one dir, main page]

Vai al contenuto

Namco

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Versione del 9 nov 2024 alle 17:07 di Pazio Paz (discussione | contributi) (Videogiochi: Correzione wikilink.)
(diff) ← Versione meno recente | Versione attuale (diff) | Versione più recente → (diff)
Disambiguazione – Se stai cercando altri significati, vedi Namco (disambigua).
Namco Ltd.
Logo
Logo
La sede della Namco a Tokyo
StatoGiappone (bandiera) Giappone
Forma societariasocietà a responsabilità limitata
Fondazione1955 a Tokyo
Fondata daMasaya Nakamura
Chiusura31 marzo 2006
Sede principaleTokyo
GruppoBandai Namco Holdings
Settorevideogiochi
Prodotti(vedi lista)
Sito webbandainamco-am.co.jp e www.namco.com.hk

Namco Ltd (株式会社ナムコ?, Kabushiki Gaisha Namuko) è una software house giapponese produttrice di videogiochi, fondata nel 1955 da Masaya Nakamura.

Dal 2005 è parte della holding Bandai Namco.

Nel 1955 Masaya Nakamura fondò a Kanagawa la Nakamura Manufacturing Ltd., iniziando a produrre cavalli meccanici da installare in alcuni grandi magazzini di Yokohama e Nihonbashi. La società prese il nome Namco nel 1968.

Nel 1974 la Namco comprò la divisione giapponese della Atari entrando nel mercato degli arcade. Comincia così una rapida espansione che portò, nel giro di pochi anni, alla fondazione di Namco Enterprises Asia Ltd. ad Hong Kong e di Namco America Inc., in California.

Il primo gioco targato Namco prese vita nel 1977 a opera di Toru Iwatani. Si trattava di Gee Bee, una sorta di incrocio tra Breakout e un Flipper. Il grande successo arrivò già l'anno successivo con Galaxian, ma a consacrare definitivamente la Namco ci pensò il famosissimo Pac-Man del 1980. Pac-Man divenne in breve tempo un vero e proprio cult tanto da essere ancora oggi la mascotte della software house nipponica.

La Namco sfornò quindi altri famosi arcade e collezionò qualche primato: Bosconian nel 1981 fu il primo gioco che dava la possibilità di continuare una partita,[1] Pac-Land nel 1984 fu il primo platform a scorrimento,[2] Dragon Buster fu il primo ad avere una barra d'energia[3] mentre Final Lap del 1987 fu il primo videogioco multi-player multi-cabinet.[4]

Negli anni '80 entrò anche nel mercato della pubblicazione di giochi per console domestiche, creando una divisione apposita, che per un certo periodo utilizzò in Giappone il marchio Namcot; secondo alcuni rapporti il nome sarebbe una contrazione di Namco Home EntertainmenT[5].

Con Ridge Racer (1993) la Namco aprì le porte al 3D[6] e un anno dopo, nel 1994, iniziò la produzione della nota serie Tekken.

Nel 1995 pubblicò il primo gioco della serie di sparatutto con light gun Time Crisis, e il primo arcade in volo della serie Ace Combat ed il primo uscito su PlayStation.

Nel 1996 Namco diede vita alla serie Soulcalibur[7], il cui primo capitolo venne pubblicato su Sony PlayStation.

Nel 2006 la Namco si fuse con l'azienda di giocattoli Bandai, dando vita alla Bandai Namco Holdings. Sempre nel 2006 il marchio Bandai assorbì la divisione videogiochi della Namco, portando alla creazione della Bandai Namco Games; il marchio Namco rimane così attivo nel solo Giappone, utilizzato dalla divisione arcade operante nella Bandai Namco's Amusement Facility SBU.

Lo stesso argomento in dettaglio: Videogiochi Namco.
Le singole voci sono elencate nella Categoria:Videogiochi Namco.

È famosa per aver lanciato sul mercato titoli storici come Galaxian, Pac-Man, Galaga, Gaplus, Bosconian, Pole Position, Xevious, Mappy, Rolling Thunder e Ridge Racer (fra l'altro il primo gioco di guida a usare una grafica 3D complessa). Nel corso degli anni novanta ha prodotto le serie di Tekken, Soulcalibur (Soul Blade), Ace Combat, Time Crisis, Point Blank, Xenosaga, Klonoa e Tales of (una delle serie di giochi di ruolo più longeve mai realizzate, per quanto raramente distribuita al di fuori del Giappone).

  1. ^ La possibilità di continuare, su strategywiki.org, Strategy Wiki. URL consultato il 9 agosto 2015.
    (EN)

    «Another [feature] is that it was the first arcade game to offer a continue feature.»

    (IT)

    «Un'altra [caratteristica] è quella di essere stato il primo gioco arcade ad offrire la possibilità di continuare una partita.»

  2. ^ Pac-Land è il primo arcade a scorrimento, su strategywiki.org. URL consultato il 9 giugno 2015.
    (EN)

    «When Namco introduced Pac-Land into the arcades, they preceded Nintendo's own Super Mario Bros. as one of the earliest side-scrollers in history.»

    (IT)

    «Quando Namco presentò Pac-Land tra i giochi arcade, precedette Super Mario Bros. di Nintendo come uno dei primi giochi a scorrimento laterale della storia.»

  3. ^ Dragon Buster introduce la barra d'energia, su strategywiki.org. URL consultato il 9 giugno 2015.
    (EN)

    «It was one of the first arcade games to feature a life meter (called "Vitality" in-game and starting at 160).»

    (IT)

    «Fu uno dei primi giochi arcade a presentare la barra d'energia (chiamata "Vitality" nel gioco e con un livello iniziale di 160).»

  4. ^ Final Lap ed i cabinati multipli, su strategywiki.org. URL consultato il 9 giugno 2015.
    (EN)

    «(...) it was also the first game to allow up to eight players to play simultaneously, when four two-player sitdown cabinets are linked together.»

    (IT)

    «(...) fu anche il primo gioco a permettere fino ad 8 giocatori contemporaneamente di giocare insieme, quando 4 cabinati da 2 posti ciascuno erano collegati insieme.»

  5. ^ (EN) What's In A Name?, su 1up.com, p. 2. URL consultato il 17 febbraio 2019 (archiviato dall'url originale il 4 novembre 2012).
  6. ^ Ridge Racer è il primo gioco 3D, su strategywiki.org. URL consultato il 9 giugno 2015.
    (EN)

    «(...) it was the first mass-market video game to use texture-mapped 3D polygon graphics and Gouraud shading.»

    (IT)

    «(...) fu il primo videogioco introdotto sul mercato ad usare una grafica con poligoni 3D con texture mapping e Gouraud shading

  7. ^ Scegli i migliori del 2008!, in Play Generation, n. 38, Edizioni Master, marzo 2009, p. 32, ISSN 1827-6105 (WC · ACNP).

Voci correlate

[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti

[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni

[modifica | modifica wikitesto]