Marc Porel: differenze tra le versioni

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Fisico scattante e volto piacente<ref name="CP">''Le Garzantine - Cinema'', Garzanti, 2002, pag. 929</ref>, Marc Porel debuttò come attore nel film ''[[Il 13º uomo]]'' (1966) di [[Costa-Gavras]], interpretando piccole parti in pellicole quali ''[[Il clan dei siciliani]]'' (1969) di [[Henri Verneuil]]. Nel 1972 partecipò a ''[[Ludwig (film)|Ludwig]]'' di [[Luchino Visconti]], ove interpretò la guardia amante del protagonista, ed a ''[[Non si sevizia un paperino]]'' di [[Lucio Fulci]] (in quest'ultimo thriller interpretò il difficile ruolo di un sacerdote folle<ref name="CP" />). Recitò anche in altri film [[poliziotteschi]], girati in [[Italia]] e di grande successo, come ''[[Tony Arzenta (Big Guns)]]'' (1973) di [[Duccio Tessari]], nel ruolo di un feroce criminale accanto ad [[Alain Delon]], ''[[Uomini si nasce poliziotti si muore]]'' (1975) di [[Ruggero Deodato]], nei panni di uno spietato giustiziere, e ''[[Una spirale di nebbia]]'' (1977) di [[Eriprando Visconti]].
Fisico scattante e volto piacente<ref name="CP">''Le Garzantine - Cinema'', Garzanti, 2002, pag. 929</ref>, Marc Porel debuttò come attore nel film ''[[Il 13º uomo]]'' (1966) di [[Costa-Gavras]], interpretando piccole parti in pellicole quali ''[[Il clan dei siciliani]]'' (1969) di [[Henri Verneuil]]. Nel 1972 partecipò a ''[[Ludwig (film)|Ludwig]]'' di [[Luchino Visconti]], ove interpretò la guardia amante del protagonista, ed a ''[[Non si sevizia un paperino]]'' di [[Lucio Fulci]] (in quest'ultimo thriller interpretò il difficile ruolo di un sacerdote folle<ref name="CP" />). Recitò anche in altri film [[poliziotteschi]], girati in [[Italia]] e di grande successo, come ''[[Tony Arzenta (Big Guns)]]'' (1973) di [[Duccio Tessari]], nel ruolo di un feroce criminale accanto ad [[Alain Delon]], ''[[Uomini si nasce poliziotti si muore]]'' (1975) di [[Ruggero Deodato]], nei panni di uno spietato giustiziere, e ''[[Una spirale di nebbia]]'' (1977) di [[Eriprando Visconti]].


Tornò a lavorare con [[Luchino Visconti]] nel 1976, prendendo parte al film ''[[L'innocente (film 1976)|L'innocente]]'' in un ruolo di primo piano. Nel film interpretò il ruolo di Filippo D'Alborio, padre della creatura sacrificata dal protagonista della pellicola, interpretato da [[Giancarlo Giannini]]. Nel film recitavano inoltre anche [[Laura Antonelli]], [[Massimo Girotti]] e [[Rina Morelli]]. Nel film, peraltro, è presente un'audace scena di nudo integrale dell'attore: spostandosi dalla doccia, dopo un incontro di scherma, si reca a prendere l'asciugamano per coprirsi, sotto gli occhi del protagonista.[[Image:Sépulture Porel.jpg|thumb|right|Vista della sua tomba.]]Dalla prima moglie, la modella Bénédicte Lacoste, Marc ebbe la prima figlia Bérengère (1968-1991). Dopo il divorzio il 26 ottobre 1977 sposò l'attrice italiana [[Barbara Magnolfi]], con la quale ebbe la figlia Camille (1980). Con la moglie girò quattro film: ''[[Difficile morire]]'' (1977), ''[[Milano... difendersi o morire]]'' (1978), ''[[La sorella di Ursula]]'' (1978) e ''[[La pagella]]'' (1980).
Tornò a lavorare con [[Luchino Visconti]] nel 1976, prendendo parte al film ''[[L'innocente (film 1976)|L'innocente]]'' in un ruolo di primo piano. Nel film interpretò il ruolo di Filippo D'Alborio, padre della creatura sacrificata dal protagonista della pellicola, interpretato da [[Giancarlo Giannini]]. Nel film recitavano inoltre anche [[Laura Antonelli]], [[Massimo Girotti]] e [[Rina Morelli]]. Nel film, peraltro, è presente un'audace scena di nudo integrale dell'attore: spostandosi dalla doccia, dopo un incontro di scherma, si reca a prendere l'asciugamano per coprirsi, sotto gli occhi del protagonista.


=== Vita privata ===
Dalla prima moglie, la modella Bénédicte Lacoste, Marc ebbe la prima figlia Bérengère (1968-1991). Dopo il divorzio il 26 ottobre 1977 sposò l'attrice italiana [[Barbara Magnolfi]], con la quale ebbe la figlia Camille (1980). Con la moglie girò quattro film: ''[[Difficile morire]]'' (1977), ''[[Milano... difendersi o morire]]'' (1978), ''[[La sorella di Ursula]]'' (1978) e ''[[La pagella]]'' (1980).
[[Image:Sépulture Porel.jpg|thumb|right|Vista della sua tomba]]
Porel morì prematuramente il 15 agosto 1983, all’età di 34 anni, ufficialmente colpito da una [[meningite]], anche se la causa reale pare sia riconducibile a una [[overdose]]<ref name="CP" />. È sepolto a [[Parigi]] nel [[cimitero di Passy]], accanto alla figlia Bérengère (morta a soli 23 anni), alla madre Jacqueline Porel, alla nonna di quest'ultima (l'attrice teatrale Réjane), e all'attore [[François Périer]] (primo marito di Jacqueline).
Porel morì prematuramente il 15 agosto 1983, all’età di 34 anni, ufficialmente colpito da una [[meningite]], anche se la causa reale pare sia riconducibile a una [[overdose]]<ref name="CP" />. È sepolto a [[Parigi]] nel [[cimitero di Passy]], accanto alla figlia Bérengère (morta a soli 23 anni), alla madre Jacqueline Porel, alla nonna di quest'ultima (l'attrice teatrale Réjane), e all'attore [[François Périer]] (primo marito di Jacqueline).



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Marc Porel in Tony Arzenta (Big Guns)

Marc Porel, pseudonimo di Marc Michel Marrier de Lagatinerie (Losanna, 3 gennaio 1949Casablanca, 15 agosto 1983), è stato un attore francese.

Biografia

Marc Porel con Ursula Andress nel film Colpo in canna

Era il figlio dell'attrice di teatro e di cinema Jacqueline Porel (nipote di Réjane) e dell'attore Gérard Landry (artista molto prolifico, con più di cento film al suo attivo). Il fratello Jean-Marie fu uno dei fotografi simbolo della sua generazione; ma fu la sorella Anne Marie, nota giornalista di moda, ad introdurlo nel mondo dello spettacolo facendogli conoscere personalità come Françoise Hardy, France Gall e Sylvie Vartan.

Fisico scattante e volto piacente[1], Marc Porel debuttò come attore nel film Il 13º uomo (1966) di Costa-Gavras, interpretando piccole parti in pellicole quali Il clan dei siciliani (1969) di Henri Verneuil. Nel 1972 partecipò a Ludwig di Luchino Visconti, ove interpretò la guardia amante del protagonista, ed a Non si sevizia un paperino di Lucio Fulci (in quest'ultimo thriller interpretò il difficile ruolo di un sacerdote folle[1]). Recitò anche in altri film poliziotteschi, girati in Italia e di grande successo, come Tony Arzenta (Big Guns) (1973) di Duccio Tessari, nel ruolo di un feroce criminale accanto ad Alain Delon, Uomini si nasce poliziotti si muore (1975) di Ruggero Deodato, nei panni di uno spietato giustiziere, e Una spirale di nebbia (1977) di Eriprando Visconti.

Tornò a lavorare con Luchino Visconti nel 1976, prendendo parte al film L'innocente in un ruolo di primo piano. Nel film interpretò il ruolo di Filippo D'Alborio, padre della creatura sacrificata dal protagonista della pellicola, interpretato da Giancarlo Giannini. Nel film recitavano inoltre anche Laura Antonelli, Massimo Girotti e Rina Morelli. Nel film, peraltro, è presente un'audace scena di nudo integrale dell'attore: spostandosi dalla doccia, dopo un incontro di scherma, si reca a prendere l'asciugamano per coprirsi, sotto gli occhi del protagonista.

Vita privata

Dalla prima moglie, la modella Bénédicte Lacoste, Marc ebbe la prima figlia Bérengère (1968-1991). Dopo il divorzio il 26 ottobre 1977 sposò l'attrice italiana Barbara Magnolfi, con la quale ebbe la figlia Camille (1980). Con la moglie girò quattro film: Difficile morire (1977), Milano... difendersi o morire (1978), La sorella di Ursula (1978) e La pagella (1980).

Vista della sua tomba

Porel morì prematuramente il 15 agosto 1983, all’età di 34 anni, ufficialmente colpito da una meningite, anche se la causa reale pare sia riconducibile a una overdose[1]. È sepolto a Parigi nel cimitero di Passy, accanto alla figlia Bérengère (morta a soli 23 anni), alla madre Jacqueline Porel, alla nonna di quest'ultima (l'attrice teatrale Réjane), e all'attore François Périer (primo marito di Jacqueline).

Filmografia

Doppiatori italiani

Note

  1. ^ a b c Le Garzantine - Cinema, Garzanti, 2002, pag. 929

Bibliografia

  • Annuario del cinema italiano, editore: Centro studi di cultura, promozione e diffusione del cinema, 1990
  • Pino Farinotti, Dizionario degli attori, tutti gli attori e i loro film, Varese, Sugarco Edizioni, 1993
  • Guido Liguori e Antonio Smargiasse, Ciak, si gioca!: calcio e tifo nel cinema italiano, pag. 270, Milano, Baldini e Castoldi, 2000
  • Daniele Magni, Silvio Giobbio e Marco Grassidonio, ancora più... CINICI INFAMI E VIOLENTI, Dizionario dei film polizieschi italiani anni '70, Milano, Bloodbuster, 2010

Collegamenti esterni

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