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Pagina:Sonetti romaneschi VI.djvu/193

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Sonetti del 1832 183

PIJJATE E CCAPATE.1

     Pe’ nnun dì cculo, ppòi dì cchiappe, ano,
Preterito, furello, chitarrino,
Patùme, conveggnènze, signorino,2
4Mela, soffietto, e Rrocca-Canterano.3

     Di’ ttafanario, culeggio-romano,4
Piazza-culonna,5 Culiseo,6 cuscino,
La porta der cortile, er perzichino,
8Bbommè,7 ffrullo, frullone e dderetano.

     Faccia de dietro, porton de trapasso,
Er cularcio,8 li cuarti, er fiocco, er tonno,
11E ll’orgheno, e ’r trommone,9 e ’r contrabbasso.

     E cc’è cchi lluna-piena l’ha cchiamato,
Nacch’e ppacche, sedere, mappamonno,
14Cocommero, sescesso, e vviscinato.10

Roma, 15 dicembre 1832.


  1. [Pigliate e scegliete.]
  2. Nome prediletto dalle monache.
  3. Paese dello Stato romano; equivoco di monticello da càntero.
  4. Collegio romano.
  5. Piazza Colonna.
  6. Colosseo, detto veramente da’ plebei di Roma er Culiseo.
  7. Bombé. [Perchè la moda e le invasioni francesi parecchie cose a bombé dovevano avere introdotto negli usi romani. Della carrozza a bombé, per esempio, abbiamo sicura testimonianza nel sonetto: Le ricchezze ecc., 18 febb. 33.]
  8. Specie di taglio di bestia grossa presso l’ano. [Culaccio.]
  9. Trombone.
  10. Allorchè un ano sia enorme, dicesi: “Pare un vicinato.„