Da Boezio (lib. I. m. 8)
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Traduzione dal latino
di Mario Rapisardi (1897)
VI secolo
Questo testo fa parte della raccolta L'Empedocle ed altri versi
DA BOEZIO
Se d’atre nuvole
È il cielo avvolto,
Degli astri il candido
4Lume ci è tolto.
Se l’austro torbido
Sconvolge il mare,
E l’onde mescola
8Qual vetro chiare,
Come i dì limpidi,
Anch’esso il flutto
In vista oscurasi
12Fangoso e brutto.
Fiume che libero
Giù da un montano
Vertice volvesi
16Lucente al piano,
Spesso, ad un arduo
Franato masso
Torbo arruffandosi,
20Ritorce il passo.
Tu, se vuoi correre
Dritto il sentiero,
E schietto e nitido
24Scernere il vero,
Discaccia i gaudj,
Bando al timore;
In fuga volgano
28Speme e dolore:
Là dove stendono
Questi il lor regno,
È schiava l’anima,
32Triste l’ingegno.